Mercoledì 14 novembre torna alle 21,15 al Teatro Mecenate la stagione di prosa organizzata dall’assessorato alla cultura del Comune di Arezzo. E torna con un divertissement intelligente e ironico, ma anche letterario, ovvero la nuova proposta di Paolo Poli, Aquiloni, un omaggio a Giovanni Pascoli nel centenario dalla nascita. La sua fu lingua sperimentale, svelta, antiaccademica, la presa di coscienza della fine di una tradizione e una lezione che anticipava le esperienze crepuscolari e dell’ermetismo.
Un poeta, dunque, a cui l’olografia scolastica del fanciullino non rende completa giustizia come già si accorsero Gianfranco Contini e Pier Paolo Pasolini. Da Myricae e dai Poemetti lo spettacolo intende evocare la magia memoriale e la saldezza linguistica nelle figure contadine di un’Italia ancora gergale nel floreale svolazzo di un secolo che di lì a poco avrebbe preso una bruttissima piega.
Regia di Paolo Poli, con Fabrizio Casagrande, Daniele Corsetti, Alberto Gamberoni e Giovanni Siniscalco. Scene di Emanuele Luzzati, costumi di Santuzza Calì, musiche di Jacqueline Perrotin, coreografie di Claudia Lawrence.
