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“Pallone per la pace” tra integrazione e memoria

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Tradizionale torneo di calcio a 5. Con le comunità straniere di Arezzo e la squadra di Oswiecim

Pallone per la pace,  dodicesima edizione, dedica a Nelson Mandela.  25 aprile, campo Lorentini, fischio d’inizio ore 14. 10 squadre: Bangladesh, Repubblica Dominicana, Tunisia, Marocco, Senegal, Somalia, Algeria. Spazio a tutte le comunità di cittadini stranieri: quelle che non sono riuscite a mettere insieme almeno 5 giocatori, formeranno l’Arcobaleno Team. E “ospite d’onore” sarà quest’anno la squadra di Oswiecim, il comune polacco nel cui territorio le truppe di occupazione tedesche avevano realizzato il campo di concentramento di Auschwitz. Arezzo è l’unico comune italiano ad essere gemellato con Oswiecim. Nella formazione polacca ci sarà anche il vice Sindaco e pure la rappresentativa di Arezzo sarà fortificata (o indebolita) da assessori e consiglieri comunali. Certa la presenza in campo dell’assessore allo sport Francesco Romizi che stamani, con la collega all’integrazione Stefania Magi, ha partecipato all’estrazione dei due gironi. Con loro Renato Peloso: a lui e alla ex circoscrizione Saione si deve il copyright, nel 2003, del Pallone per la Pace. E Gino Ciofini, Presidente dell’Uisp, l’associazione che adesso organizza il torneo e che quest’anno ospiterà anche la delegazione di Oswiecim che arriverà ad Arezzo il 24 aprile. Visiterà la Casa delle culture e s’incontrerà con la comunità polacca di Arezzo. Il 25 aprile, oltre a scendere sul terreno del Lorentini, visiterà la Fiera Antiquaria.

 

Martedì, 1 Aprile, 2014