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Il nuovo canone Cosap

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Marcello Comanducci: “uno strumento moderno e flessibile per incentivare turismo e attività produttive”

Dopo il passaggio in Consiglio Comunale, l’assessore alle attività produttive Marcello Comanducci ha voluto spiegare nel dettaglio le novità per il Comune di Arezzo che scatteranno dal primo gennaio 2017 grazie all’introduzione del Cosap. Il nuovo canone, per il quale non cambiano i presupposti impositivi validi per la vecchia Tosap, ovvero l’occupazione di suolo pubblico temporanea o permanente, “permetterà – ha subito sottolineato Comanducci – all’amministrazione comunale di gestire il suolo pubblico in modo moderno e flessibile. Il suolo non deve essere visto solo come elemento su cui applicare l’ennesima tassa ma come strumento che possa incentivare le attività produttive e la competitività della città. Arezzo, in questo senso, vuole porsi all’avanguardia in Italia e il regolamento approvato dal Consiglio Comunale è per certi aspetti unico nel panorama nazionale”. Vediamo perché.

“Intanto – ha proseguito l’assessore – è il terzo regolamento sul commercio dopo quello sulle sagre e l'altro su fiere e mercati e commercio in area pubblica. I prossimi step saranno il regolamento sugli spettacoli viaggianti e il regolamento sulla tutela del patrimonio del centro storico. In questo modo, completiamo un impianto normativo che riteniamo essenziale come quadro di riferimento per tutte le attività commerciali. In questo anno e mezzo da amministratore, mi sono ritrovato a perdere alcune occasioni ed eventi perché eravamo uno dei pochi Comuni in regime di Tosap e dunque non potevamo non far pagare il suolo pubblico: questo costituiva un fattore disincentivante”.

Il nuovo regolamento è distinto in tre capi e il primo prevede le disposizioni generali che vanno dalla domanda di suolo pubblico ai rinnovi e alle revoche delle concessioni. Il capo 2 offre già le prime novità: “innanzitutto – specifica Marcello Comanducci – distingue due categorie di attività: quelle stabili come bar, ristoranti e locali con i tavolini esterni per la somministrazione, gelaterie e pizzerie al taglio ovvero le commerciali e artigianali di carattere alimentare, edicole e fiorai ovvero le commerciali e artigianali di carattere non alimentare. Con il regolamento sarà possibile per le attività stabili richiedere il suolo pubblico per 3 anni consecutivi, la Tosap invece scadeva ogni anno costringendo le imprese ad adempimenti burocratici e gli uffici a un surplus di lavoro. Sempre per queste attività, chiedere l'occupazione del suolo pubblico a volte comporta un attesa di 3/4 mesi, a causa dei vincoli che esistono in una zona di pregio come il centro storico. Abbiamo così pensato a un disciplinare estetico, da scrivere con la soprintendenza, grazie al quale chi vi si conforma otterrà un canale privilegiato per l'espletamento dell'iter. La seconda categoria comprende le attività temporanee, come eventi e manifestazioni, e abbiamo distinto fra quelle senza scopo di lucro e quelle prevalentemente commerciali.

La parte più innovativa è il capo 3, la disciplina del canone. Abbiamo introdotto una serie di esclusioni: intanto per i nuovi operatori della Fiera Antiquaria, che per tre edizioni consecutive non pagheranno il suolo pubblico. La seconda esclusione è per le troupe cinematografiche: specie quelle straniere restavano sorprese dall’adempimento della Tosap. Non tanto per la cifra in sé quanto perché alla proposta di una produzione cinematografica, con le sue ricadute economiche e promozionali per la città, non poteva essere risposto dicendo che c’era una tassa da pagare. La terza esclusione è per gli addobbi nei periodi festivi come natale e pasqua.

Esenzione totale, poi, per manifestazioni di eccellenza senza scopo di lucro e riduzione del 50% per le manifestazioni di eccellenza di carattere commerciale, previa presentazione di un progetto, che verrà puntualmente valutato dalla giunta, contenente finalità, piano promozionale, ricadute, progetto artistico, ipotesi di afflusso. Due ulteriori esenzioni, anche qui previo progetto da approvare con delibera di giunta, scattano nel caso di occupazione dell'arredo urbano finalizzata al miglioramento dell'ambiente a uso della collettività e nel caso di progetti unitari di tutti gli operatori che riqualificano strade e piazze, questa per un anno. Contiamo così di mettere d'accordo più soggetti attorno a un progetto che dia coerenza, anche visiva, con tavolini o dehor uniformi, a una specifica area.

Scattano agevolazioni per le attività produttive: la giunta può deliberare che alcune zone della città, da piazza Guido Monaco a una periferia da valorizzare, siano ritenute strategiche e chi vi opera esonerato per un anno dal pagamento del suolo pubblico. Aiuti ai giovani e all'imprenditoria giovanile con la riduzione del 50% del Cosap fino a tre annualità consecutive a favore di società di under 35.

Possono infine esserci alcuni periodi dell'anno in cui la giunta decida di aumentare il coefficiente di suolo pubblico, penso ad esempio alla Giostra, per recuperare in parte le risorse investite nella promozione della manifestazione.

Dalla Tosap al Cosap non è dunque solo un passaggio lessicale o amministrativo ma un modo per rimettere Arezzo al pari di altre città italiane almeno sul terreno dell’elasticità impositiva come strumento di marketing territoriale”.

Giovedì, 1 Dicembre, 2016