Gli interventi nelle zone maggiormente colpite
Il nubifragio pomeridiano del 29 luglio caratterizzato da precipitazioni di forte intensità e raffiche di vento e trombe d’aria ha interessato localmente alcune zone del territorio comunale. Le zone maggiormente colpite sono quelle delle frazioni di Bagnoro, Frassineto, Ristradella, Policiano, San Zeno e Rigutino ma non è stato esente da danni anche il centro abitato di Arezzo. In particolare si sono verificati sradicamento e abbattimento di piante, anche di una certa dimensione; scoperchiamento di tetti di abitazioni e di manufatti agricoli; esondazioni localizzate del torrente Valtina con rottura dell’arginatura e sradicamento di piante secolari; interruzioni localizzate delle viabilità pubblica; interruzione dei servizi essenziali quali le linee elettriche e telefoniche. Il Comune di Arezzo, a seguito della ricezione di avviso meteo, già dalla mattina del 29 luglio aveva provveduto ad allertare le squadre operative della Manutenzione e della Protezione Civile Comunale, nonché le associazioni del volontariato (Croce Rossa Italiana e La Racchetta); ciò ha consentito un rapido intervento fin dalle prime segnalazioni pervenute alla Polizia Municipale, in coordinamento con i Vigili del Fuoco. La situazione critica venutasi a creare in particolar modo nella zona di Rigutino e del torrente Valtina ha determinato l’attivazione anche una ditta esterna in ausilio alle altre forze in campo. Complessivamente sono intervenuti quindi circa 25 unità operative dislocate nei vari punti del territorio che hanno garantito intorno alle 21 il superamento dell’emergenza. Successivamente sono seguiti altri interventi sulla viabilità, sugli impianti sportivi e su altri servizi. “Altri interventi sono seguiti nel giorno successivo - ha sottolineato l’assessore Franco Dringoli - e altri ne dovranno seguire: in particolare nel tratto di torrente a monte dell’abitato di Bagnoro risultano abbattute sei querce secolari. Il loro sradicamento ha comportato il pregiudizio della continuità dell’argine su cui queste erano radicate e pertanto dovranno essere previste a breve opere di messa in sicurezza. Nei prossimi giorni, infine, la Regione Toscana e la Provincia di Arezzo, in funzione della classificazione dell’evento, comunicheranno al Comune le procedure per il riconoscimento dei danni qualora venga riconosciuto il diritto ad indennizzo”.
Lunedì, 1 Luglio, 2013