Il 25 novembre è la data scelta a livello internazionale per riconfermare l’impegno della società civile ad adoperarsi con ogni mezzo per eliminare la violenza fisica, psicologica e verbale contro le donne. Fu proprio il 25 novembre del 1960 che vennero trucidate nella Repubblica Dominicana le tre sorelle Mirabal “colpevoli” di aver avuto il coraggio di lottare per la libertà politica del loro paese opponendosi a una delle più spietate tirannie dell’America Latina.
Ricordando questo terribile episodio diciamo “NO alla violenza!”. Un “NO!” che possa contribuire a far prendere coscienza a tutte quelle donne che nel silenzio della mura domestiche subiscono violenza, a tutte quelle donne che non hanno il coraggio di denunciare i soprusi e i maltrattamenti subiti. È importante non intendere questa giornata come una ricorrenza che si esaurisce nell’arco di 24 ore. Ricordare e celebrare questa giornata costituisce inoltre espressione del profondo cambiamento nei costumi sociali che, nel corso dei decenni, ha contribuito all’elaborazione di raffinate e rafforzate forme di tutela imperniate sul rispetto della libertà, della volontà e della capacità di autodeterminazione della donna, che in quanto valori originari della persona umana devono essere tutelati prima di tutto in sé, nonché a maggior ragione da comportamenti che si traducono nell’uso di violenza.
