“Stavolta la barbarie terroristica non ha colpito una capitale, come sta succedendo purtroppo con frequenza a Parigi e ad Ankara. Ma una città. Una città che stava vivendo il suo momento di gioia, con giovani, famiglie, anziani e bambini assieme, in occasione di una celebrazione, perché come noto il 14 luglio in Francia è festa nazionale. Segna l’inizio della Rivoluzione Francese e dell’Europa moderna. I fuochi d’artificio si erano appena spenti quando si è accesa la follia.
Anche Arezzo non è una capitale ma una città, per questo la vicinanza con Nizza diventa un fatto immediato. A nome dell’ufficio di presidenza e dell’intero Consiglio Comunale desidero dunque esprimere cordoglio per le vittime, condanna per il vile attentato e un monito: l’Europa delle città, dove meglio si esprime ancora il rapporto fra rappresentanti e rappresentati, per la vicinanza fisica dovuta alle dimensioni ridotte rispetto alle metropoli, non è disposta a cedere al fondamentalismo. E dinanzi a questo il nostro scudo saranno sempre gli immortali principi di Liberté, Egalité, Fraternité”.