Tu sei qui

Nessun comportamento antisindacale: il Giudice ha riconosciuto la correttezza del Comune

Share button

Respinto il ricorso della Fp Cgil che è stata condannata anche al pagamento delle spese

Non c’è stato comportamento antisindacale. Il giudice del lavoro del Tribunale di Arezzo ha riconosciuto la correttezza del Comune di Arezzo nella vertenza per il “trattamento accessorio” dei dipendenti. La Fp Cgil aveva denunciato il Comune dopo che l’Amministrazione aveva deliberato con atto unilaterale la concessione del premio di produttività. E questo al termine di una lunga trattativa. Nel suo dispositivo, il Giudice scrive che “l’obbligo a contrattare era stato ampiamente assolto dal Comune di Arezzo. Il punto non è in contestazione e la stessa organizzazione sindacale ricorrente ha dato atto di una ‘prolungata trattativa’ tra le parti”.

Sulla base di una lunga e articolata citazione delle norme (il decreto occupa cinque pagine) il Giudice del lavoro di Arezzo conclude che il Comune “avesse la facoltà d’intervenire immediatamente, con atto unilaterale, per regolare la fattispecie prodotta in giudizio”.

L’Amministrazione comunale ha accolto con soddisfazione la decisione della magistratura: “sono state riconosciute sia la buona volontà nel continuare fino al limite massimo possibile la trattativa sia la liceità del comportamento adottato di fronte all’impossibilità di raggiungere un accordo. L’auspicio è che la decisione del Giudice possa adesso indurre maggiore serenità ed equilibrio in chi ha puntato all’esasperazione della trattativa determinandone quindi il fallimento. L’Amministrazione auspica positive e costruttive relazioni tra le parti sociali nell’interesse dei dipendenti comunali e della qualità dei servizi offerti dall’Ente ai cittadini”.

Martedì, 1 Gennaio, 2013