In questi giorni stiamo assistendo allo sconcertante spettacolo che la giunta Fanfani sta dando di se stessa, un valzer di nomi che nasconde il vuoto siderale di politiche che dovrebbero sostenere l’azione amministrativa della giunta in favore della città. Un rimpiattino sui nomi, degno della peggiore partitocrazia, che pensiamo abbia sfiancato chi chiede a un Comune servizi e decisioni e non “telenovela” infinite condite di risvolti piccanti.
Il MoVimento 5 Stelle ricorda che per governare efficacemente una città PRIMA servono i programmi, le idee e i progetti, POI si cercano uomini funzionali, ovvero con competenza in materia, per realizzarle, non viceversa come tristemente stiamo osservando. Ormai è più di un anno che Arezzo è ferma dietro le lotte intestine al Partito Democratico che non riesce a mettersi d’accordo nemmeno sul come tappare le buche nelle strade figuriamoci nel riuscire a nominare quattro assessori che possano dare nuovo slancio all’attività di giunta. Un giochino che ha stancato gli aretini che non si sentono rappresentati da questa classe politica e dai suoi vecchi rituali di spartizione del potere.
In questo deserto amministrativo Il MoVimento 5 Stelle ha presentato una delibera di iniziativa consiliare, a firma Daniele Farsetti, per modificare il regolamento Tosap, la Tassa per l’Occupazione di Spazi e Aree Pubbliche, e quello per l’applicazione dell’imposta comunale sulla pubblicità e diritti sulle pubbliche affissioni. Infatti il Comune di Arezzo è stato velocissimo ad applicare l’aumento, nel momento in cui gli uffici dell’anagrafe comunale segnalarono, nell’anno 2010, che era stata superata la fatidica soglia dei centomila abitanti per “ben 212 unità”, condizione per cui può scattare l’aumento di tariffa a norma di legge. Visto che sempre la legge consente l’applicabilità a partire dal secondo anno successivo alla rilevazione, il nuovo regime tariffario è così partito nel 2012. Un aumento sostanziale, quantificabile in circa il 10%, a danno di tutti gli operatori economici e privati cittadini che temporaneamente vanno a occupare il suolo pubblico per magari allestire tavolini all’aperto, fare affissioni pubblicitarie o semplicemente ristrutturare casa.
Se per gli aumenti il Comune ci vede benissimo non altrettanto ha fatto per diminuire l’imposta quando, con il censimento generale ISTAT, del 7 ottobre 2011, abbiamo scoperto che Arezzo è abitata “solamente” da 98.440 abitanti. Ci siamo premuniti di svolgere questa attività di supplenza rispetto alla giunta, in mancanza di interlocutori diretti, considerando che, ai sensi dell’art. 53, comma 16 della legge n. 388/2000 il regolamento va approvato entro il 30 giugno, data ultima prevista per la deliberazione del bilancio di previsione, affinché possa avere effetto dal 1° gennaio dell’anno di riferimento.
Vogliamo credere che la mancanza dell’adeguamento del regolamento Tosap e affissioni sia legata alla “vacatio” di fatto del relativo assessore al bilancio, come già ampiamente denunciato dal M5S, e non al tentativo dell’amministrazione di approfittare di una situazione a lei favorevole sotto il profilo delle entrate a bilancio.
Comunque la si pensi è emblematico che una forza di opposizione, seppur sempre attiva con proposte per migliorare la città, come il MoVimento 5 Stelle, abbia dovuto prendere l’iniziativa in Consiglio Comunale per vedere sancito un giusto diritto dei cittadini.