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Napoleone e Garibaldi: la strana coppia in Fiera

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“I due giganti dell’800” nei locali di Benvenuti ad Arezzo, in piazza della Libertà

Dopo la presentazione del primo evento collaterale che accompagnerà la due giorni di Fiera Antiquaria di febbraio - la mostra alla sala Sant’Ignazio sul mondo tardo ottocentesco ricostruito attorno ai vestiti di una bambina dell’aristocrazia della Valdichiana - ecco “Napoleone e Garibaldi. I due giganti dell’800” nel centro di accoglienza turistica Benvenuti ad Arezzo, in Piazza della Libertà, esposizione organizzata dal Comune di Arezzo assieme al Museo dei Mezzi di Comunicazione e all’associazione culturale Collezionisti Storici Aretini. La formula è sempre la stessa: inaugurazione il primo febbraio e durata che comprende anche la Fiera di marzo. Orari: dal lunedì al venerdì 10-13 e 13,30-17,30. Sabato e domenica 10-18. Ingresso libero.

La mostra è stata presentata stamani dall’assessore Paola Magnanensi; dal Presidente dell’Associazione collezionisti storici aretini, Alain Borghini e dal Direttore del Museo dei Mezzi di Comunicazione,  Fausto Casi.

 

Il perché dell’accostamento dei due personaggi storici  è dato dalla coincidenza di anniversari: nel 2014 ricorre il bicentenario dell’esilio di Napoleone all’Elba e il 150° del viaggio di Garibaldi a Londra.

L’importanza di entrambi nella storia è riconosciuta, ma anche in ambito locale molte sono le tracce del loro passaggio. Partiamo da Napoleone e dal breve ma intenso periodo francese vissuto dalla Toscana e da Arezzo. Esso ha lasciato eredità il tipico intercalare aretino “alò” e alcune specialità gastronomiche come il crostino nero e il “gattò”. Garibaldi, invece, è passato in moltissime occasioni come dimostrano le targhe commemorative presenti in tutta la provincia. Non si deve poi dimenticare il grande tributo di sangue che gli aretini hanno donato militando sotto le sue bandiere nelle varie campagne per l'indipendenza nazionale.

Le tre collezioni coinvolte in questa mostra, grazie alla loro estrema diversità e completezza, sono la chiara dimostrazione di come il collezionista, con passione, preparazione e costanza, possa veramente trasformare la sua raccolta in un vero e proprio mini-museo. L’apertura è dedicata a una panoramica sulla scienza negli anni dal 1800 al 1870. Il Museo dei Mezzi di Comunicazione esporrà a tal fine anche dei pezzi inediti in cui illustrerà la storia delle comunicazioni militari. Verrà addirittura ricostruito un modello funzionante del famoso telegrafo Chappe, ideato proprio in epoca napoleonica e che, per la sua estrema velocità di trasmissione delle informazioni, risultò molto spesso determinante per il buon esito delle campagne napoleoniche. Sarò dato poi ampio spazio anche ad altri aspetti dello sviluppo scientifico di quegli anni sempre seguendo le linee guida del Museo dei Mezzi di Comunicazione ovvero: scrittura, suono, immagine. Nella sezione più specificatamente dedicata a Napoleone, si cercherà, con metodo prettamente storico, di ripercorrere il quarto di secolo in cui tutta Europa, dalla Rivoluzione Francese all’esilio a Sant'Elena, fu scossa dal genio del piccolo corso. In mostra saranno quindi presenti oggetti legati alla vita militare di quegli anni, alle arti figurative, al magistrale impiego della propaganda di cui Napoleone fu un maestro. Nella sezione dedicata all’Arezzo napoleonica saranno raccolti i documenti in cui si trova il francese come lingua ufficiale della pubblica amministrazione.

La sezione garibaldina avrà un taglio meno storico e più artistico. La collezione infatti da cui provengono i pezzi, oltre che essere forse la più grande d’Italia, si caratterizza per un forte eclettismo determinato dall’avere al suo interno un enorme numero di pezzi, di origine e natura molto diversa gli uni dagli altri ma tutti caratterizzati dall’essere testimonianza del culto che fu tributato nella seconda metà del XIX secolo all’eroe dei due mondi.

 

Mercoledì, 1 Gennaio, 2014