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Movimento 5 stelle: “un 2012 di idee e non di ideologie”

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Lucio Bianchi e Daniele Farsetti, i due consiglieri comunali che compongono il gruppo Movimento 5 stelle, hanno tenuto una conferenza stampa come momento di riassunto del primo anno di  esperienza amministrativa diretta. Non sono mancate, ovviamente, proposte per il futuro.
Lucio Bianchi: “idee che trovano spunto dal territorio e partono dalla città perché a noi preme portare la voce di cittadini e delle associazioni in Consiglio Comunale: turismo e gestione dei rifiuti, a tale proposito, ci sembrano le questioni principali”.
Daniele Farsetti: “questi primi sei mesi sono stati tali da portarci a giudicare negativamente la giunta Fanfani. Partiamo dal ciclo dello smaltimento dei rifiuti: i dati ci dicono che Arezzo occupa posizioni di retroguardia rispetto alla media nazionale. Gli ultimi dati certi, nonostante gli sbandieramenti, vedono la raccolta differenziata in riduzione e questo porta anche a dei costi aggiuntivi per la collettività. La legge regionale toscana dà obiettivi ambiziosi, il 65% di raccolta differenziata sul totale entro il 2011, Arezzo è attorno al 30, fonte ISPRA, per cui rendiamoci conto che siamo ben lontani dalla soglia pretesa per cui, per la legge italiana, suscettibili di sanzioni che costituirebbero un’altra tassa occulta per i cittadini. La situazione attuale è che respiriamo metallo pesante ed è inutile soffermarsi sulle conseguenze per la salute. La raccolta differenziata porta a porta e i centri di riciclo sono la risposta che il Movimento 5 stelle dà al problema: queste soluzioni comporterebbero anche la riduzione delle tariffe e nessun danno ambientale. Sulla mobilità, tema collegato all'ambiente, la visione della giunta è auto-centrica. Un esempio: Ar-Bike è una spruzzatina pubblicitaria sul problema del trasporto pubblico locale. Si tratta di un servizio totalmente inutilizzato, costato peraltro molto, per nascondere un limbo del non fare che caratterizza la giunta”.
“Io mi muovo a piedi in centro ma non voglio citare la mia esperienza – ha ribadito Lucio Bianchi. Sfido un cittadino qualsiasi a dirmi se ha visto una persona in sella a una Ar-Bike. Via Vittorio Veneto, d'altronde, è stata rifatta senza pista ciclabile, idem i cosiddetti boulevard, altra sbandierata opera. In realtà, siamo di fronte a una precisa volontà che è quella di non andare in direzione della mobilità alternativa. Poi non meravigliamoci dei livelli di PM 10 che sforano i livelli di cautela.
Passando all'acqua, gli esiti referendari sono a oggi disattesi. In pratica, i partiti oltre che a mettere il cappello sulla vittoria, penso al Pd, non fanno altro. Nella città di Napoli stanno cercando di ripubblicizzare l'acqua, se ad Arezzo non lo si fa è per precisa responsabilità politica. Fin dal mancato inserimento nello statuto del principio 'acqua come bene comune', da noi  proposto, si è capito da che parte tirava l'aria. La conferma di Ricci, poi, alla presidenza di Nuove Acque, credo sia una cosa che dice tutto sulle reali volontà del Pd. Non mi si venga a parlare di investimenti eccezionali da parte di Nuove Acque perché si tratta solo di manutenzione ordinaria. E l'acqua buonissima del rubinetto viene da Montedoglio ed è merito del pubblico non certo del privato”.
Daniele Farsetti: “in più mi chiedo se è compatibile in una democrazia che la gestione delle risorse fondamentali e dei servizi minimi per il cittadino siano a gestione privata. È corretto che i cittadini debbano pagare il bene acqua? No. Urbanistica: abbiamo un regolamento totalmente fuori da ogni ratio, lo dicono i tecnici, che non prevede nulla in merito alla prossima frontiera: il divieto di sfruttare nuovo suolo. In alcuni paesi europei obbligano già a pagare tributi importanti, annuali, non la concessione edilizia una tantum come in Italia, per costruzioni che vadano a invadere lotti inedificati. Qua invece dovremo vedere nuove colate di cemento nell'area Lebole, con torri da 75 metri che costituiranno solo un obbrobrio, e nell'area ex Cadorna dove cadrà una speculazione privata che mostra come la presunta 'Cadorna partecipata' sia l'ennesima foglia di fico”.
Lucio Bianchi: “era al tavolo 'partecipato' e mi sono sentito dire solamente: qui non possiamo intervenite, qui neanche. Allora ditelo con chiarezza: l'unica cosa che ci interessa è il mega parcheggio, l'ennesimo che non avrebbe luogo di esistere. I cittadini vogliono un'area verde alla ex Cadorna.
Il panorama prosegue con le nomine: una cosa che potremmo definire, se non fosse tragica, divertente. Il famoso albo di auto-candidati è stato pubblicato ora, a dicembre, quando le nomine erano state tutte fatte! Una barzelletta che ha tolto ovviamente potere ai cittadini a vantaggio della spartizione partitica”.
Daniele Farsetti: “il presidente di Coingas e i consiglieri di amministrazione prendono totalmente circa 100mila euro all'anno per riunirsi una volta in dodici mesi e fare un'operazione: dividere gli utili ai Comuni. Lo potrebbe fare uno studente appena pratico di tabelline e percentuali. Poi fanno le conferenze stampa auto-celebrative.
Infine: ciò che ci ha stupito di più è l'assoluta mancanza di coinvolgimento nelle scelte di forze politiche come la nostra che si sente portatrice di spirito propositivo. Ora va di moda il turismo e come al solito si scrivono lettere, si fanno documenti di lagnanza ma se devo leggere un'idea occorre travestirsi da indovini. Espedienti solo per impedire di disturbare il manovratore. Pensavamo a un interscambio proficuo, evidentemente ci eravamo illusi. Il 7 dicembre ho presentato in commissione un ordine del giorno con delle proposte, tipo la creazione di una Arezzo Card. Per ora mi hanno detto dalla maggioranza che le commissioni si riuniscono in funzione delle richieste che provengono dagli uffici. E allora che dobbiamo fare?”.

Domenica, 1 Gennaio, 2012