Tu sei qui

Movimento 5 stelle: “la TUA firma per più democrazia”

Share button

"Quorum zero" per i referendum e istituti di democrazia diretta

Il Movimento 5 stelle sostiene la proposta di legge di iniziativa popolare di modifica costituzionale che ha come obiettivo quello di migliorare forme di democrazia diretta già esistenti e introdurne di nuove in Italia, “ma utilizzate da più di un secolo in altri paesi del mondo come la Svizzera e la California - sottolinea il consigliere comunale Daniele Farsetti. Grazie a queste innovazioni vogliamo scardinare un sistema politico conservatore e garantire il corretto funzionamento delle istituzioni italiane affiancando alla democrazia rappresentativa attuale, strumenti che diano la possibilità ai cittadini di far sentire la loro voce e di prendere decisioni che riguardano la cosa pubblica. Il punto cardine è l'eliminazione del quorum ai referendum abrogativi: toglieremmo fiato a quella posizione inaccettabile di partiti politici e forze sociali che a ogni tornata referendaria invitano ad andare al mare o comunque a non recarsi alle urne”.
I punti qualificanti della proposta di legge, per i quali è partita la raccolta delle firme dei cittadini, sono i seguenti: quorum zero in tutti i referendum. Revoca degli eletti, che previa raccolta di un numero elevato di firme, possono essere sottoposti a votazione di revoca del mandato (come in California, Svizzera, Venezuela, Bolivia). Indennità dei parlamentari stabilita dai cittadini al momento del voto. Referendum propositivo (come in California). Iniziativa di legge popolare a voto popolare (come in Svizzera): un atto di questo genere passa prima in Parlamento, dove può essere accettata, rifiutata oppure generare una controproposta, ma poi viene votata dai cittadini. Iniziativa di legge popolare a voto parlamentare con obbligo di trattazione in Parlamento nei successivi 12 altrimenti si trasforma automaticamente in referendum popolare. Referendum confermativo (come in Svizzera): tutte le leggi, prima di entrare in vigore, possono essere poste a votazione popolare, previa raccolta delle firme necessarie. Referendum obbligatori per alcune tipologie di leggi in cui i rappresentanti hanno un conflitto di interessi (come le leggi sul finanziamento dei partiti e le leggi elettorali), sui trattati internazionali e sulle leggi urgenti.
Oltre a tutto questo si prevedono le seguenti ulteriori innovazioni: petizione con obbligo di risposta entro 3 mesi. Nessun limite alle materie da sottoporre a referendum (come in Svizzera), sulla base del principio che tutto ciò che può essere discusso dai rappresentanti può essere votato dai cittadini. Cittadini autenticatori (oltre alle figure previste oggi per legge). Utilizzo di firme elettroniche. Obbligo di introdurre strumenti di democrazia diretta a livello locale senza quorum. Possibilità da parte dei cittadini di modificare la costituzione (come in Svizzera dal 1891).
“La realizzazione di questa proposta di legge - ha dichiarato il consigliere comunale Lucio Bianchi - è stato un lungo e appassionante percorso durato da giugno 2011 fino allo scorso sabato 11 febbraio, fatto di incontri dal vivo e di riunioni su internet ed è il risultato condiviso da un gruppo di persone provenienti da varie parti d’Italia, non necessariamente appartenenti al nostro movimento ma appassionate, esperte di democrazia diretta e impegnate da tempo su questo tema. Ci piacerebbe  'contraddire' il grande Giorgio Gaber che lamentava il carattere oramai folcloristico del referendum, svilito dalla politica e dalle lobby di potere che disattendono, come accade nel Comune di Arezzo, addirittura i risultati di consultazioni che raggiungono abbondantemente il quorum. Come l'ultima sull’acqua”.

Tutte le informazioni su: wwwquorumzeropiudemocrazia.it dove si può anche leggere l'intera proposta che consta di 18 articoli.

E accanto a “quorum zero” c'è l'altra iniziativa “privilegi zero”: “vogliamo infatti eliminare - hanno concluso Bianchi e Farsetti - il vitalizio ai parlamentari toscani, perché di parlamentari si tratta in termini di prebende, istituti, rimborsi, scandali come quello della Usl di Massa, un buco di miliardi di euro maturato mentre l'attuale governatore era assessore alla sanità, e questa è una iniziativa del Movimento 5 stelle per la quale stiamo raccogliendo adesioni. Dunque stop per i consiglieri regionali toscani dei vitalizi e delle spese per le trasferte e dimezzamento dell'indennità”. 

 

Giovedì, 1 Marzo, 2012