Mercoledì 18 febbraio alle 21,15 al Teatro Mecenate torna la stagione di prosa organizzata dall’assessorato alla cultura del Comune di Arezzo. È in programma “I malato immaginario” di Molière, traduzione Angelo Dallagiacoma, con Paolo Bonacelli, Patrizia Milani, Carlo Simoni. Regia Marco Bernardi, scene Gisbert Jaekel, costumi Roberto Banci, una produzione Teatro Stabile di Bolzano.
Italo Calvino dedicò un libro al perché si leggono i classici. Se essi esistono, un motivo ci sarà. Ed ecco allora i tre atti diretti da Marco Bernardi, con la significativa interpretazione di Paolo Bonacelli e dove ritroviamo un Argante che senza far dimenticare il sorriso e l’ironia, la satira e la farsa, ci espone la ferita, ci costringe alla riflessione, ci mette di fronte all’ultima e irreversibile condizione della perdita di fiducia in se stessi e nei propri simili. La spirale immaginifica, narrativa e drammaturgica ci travolge, senza chiederci alcun permesso e ci conduce con sé fino al punto più lontano, fino addirittura al sogno, confine incerto e labile spartiacque tra realtà e ciò che non può esser definita tale.