“È di pochi giorni fa la notizia apparsa sui giornali del ‘via libera, all’unanimità, da parte della Giunta Fanfani, al ritorno della manifestazione Arezzo Wave la prossima estate. I quotidiani citavano come fonte della notizia una comunicazione ufficiale del Comune pervenuta intorno alle 14 del 29 febbraio. Come abbiamo potuto apprendere, la Giunta che ha dato il via libera non ha emesso alcuna delibera a riguardo dando notizia su una questione di cui ancora non conosciamo né i termini né le condizioni. Sappiamo anche dagli assessori Marco Donati e Pasquale Macrì che solo dopo una lunga e difficile trattativa si è riusciti a sciogliere i nodi organizzativi.
Tutto questo è stato definito a fronte di colloqui e incontri verbali che giornalmente venivano riportati dalle testate giornalistiche senza però alcun appiglio formale. A oggi non risultano ancora atti o delibere che definiscano i costi che sosterrà il Comune e le location che Arezzo Wave andrà a occupare.
Poi a chi bisogna dare credito, a Valenti o a Macrì? Esiste o no un programma ufficiale frutto di un confronto fra le parti? A quanto risulta dagli uffici comunali e dall’assessore ancora non è stato depositato. A sentire Valenti, esiste e devono essere solo definiti i particolari. Ciò che invece sembra già definito è che agli spettatori toccherà pagare il biglietto e che la manifestazione sarà dunque, per questo, diversa dal passato. Visto che gli organizzatori potranno contare su questa voce di introito, perché l’amministrazione comunale deve affrontare delle spese, il cui importo è tenuto peraltro segreto ai consiglieri comunali? A quanto andranno ad ammontare? Come per il Play lo sapremo a giochi abbondantemente fatti e a ‘buco’ riuscito”.
