Tutto è cominciato nel settembre 2011, quando è scaduta la possibilità da parte dell’amministrazione comunale di poter rinnovare la propria partecipazione nella società consortile a responsabilità limitata denominata “Polo Universitario Aretino”.
E molte interrogazioni sono state portate all’attenzione dello stesso Sindaco dal sottoscritto, specialmente sulla gravità della situazione in cui si collocava l’intero polo aretino e i suoi corsi. Dopo l’eliminazione da parte dell’Università di Siena delle due lauree triennali in Economia e Ingegneria, sostituite da due corsi on line, ci accorgiamo solo oggi che anche un altro corso, quello sanitario, è a rischio.
Questa Giunta con l’eliminazione dal proprio portafoglio della partecipazione al “Polo Universitario Aretino”, ha dichiaratamente messo la parola fine all’Università di Arezzo. Come Forza Italia, insieme al Consigliere Regionale Stefano Mugnai, sono anni che lanciamo l’allarme in Comune e in Regione Toscana senza ottenere risultati, anzi abbiamo assistito alla scomparsa di ciò che di strategico e qualificante era rimasto in città.
Il Sindaco e la Giunta non hanno valutato minimamente la possibilità di trovare un altro partner, diverso dal polo senese, e nemmeno si sono preoccupati delle tante famiglie che oggi e ancor di più domani si troveranno costrette a mandare i figli a studiare fuori sede.
Il centrosinistra, troppo attento a occuparsi dei problemi della maggioranza, ha lanciato un sos in extremis per evitare ulteriori ridimensionamenti. Ma un’amministrazione deve sapere lavorare con lungimiranza, altrimenti non solo vedremo la scomparsa del corso sanitario ma anche della Facoltà di Lettere.