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"Logge del Grano", ritorno al futuro

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Riscoperta l’antica vocazione di mercato. Lavori al via

Lavori in corso nella palazzina delle Logge del Grano. Il 23 aprile è stato aperto il cantiere e il 15 maggio sistemati i ponteggi in facciata e i pannelli di recinzione del cantiere  nella Piazzetta. Successivamente è iniziata la demolizione della struttura in cemento armato ed acciaio presente all'interno dell'edificio realizzata negli anni quaranta e cinquanta. Una volta completata la demolizione sono iniziati gli scavi per la posa in opera delle fondazioni del nuovo manufatto in cemento armato (in sostituzione di quello demolito) che ad oggi sono ancora in fase d'esecuzione. I lavori, di importo contrattuale pari 864mila euro, avranno presumibilmente termine nell' agosto 2013.

“Nel raggio di 100 metri – ha ricordato stamani l’assessore Franco Dringoli – abbiamo quattro cantieri pubblici: la terza palazzina della Cadorna, la Casa delle Culture, il teatro Petrarca e adesso le Logge del Grano. Complessivamente oltre 7 milioni e mezzo di euro per riportare attività nel centro della città. Le Logge del Grano torneranno alla loro iniziale funzione e cioè quella di mercato al coperto con le produzioni e le eccellenze del territorio”.

“Questo cantiere – ha aggiunto il Sindaco Giuseppe Fanfani – rientra nella strategia di valorizzazione del centro storico e quindi di affermazione di Arezzo quale città anche a vocazione turistica. Dalla Fortezza a valle con importanti investimenti e con il sostegno della Regione Toscana”.

Sostegno confermato anche dall’assessore regionale allo sviluppo economico, Gianfranco Simoncini: “Arezzo è sta lavorando molto bene nella realizzazione dei progetti Piuss. E, soprattutto, sta rispettando i tempi che sono stati stabiliti da Bruxeless”.

 

La storia delle Legge del Grano:  il fabbricato faceva parte di un progetto redatto dall'ingegnere comunale Lorenzo Corsi nella seconda metà del 1800 per la sistemazione dell'area a valle della Badia delle Sante Flora e Lucilla, insieme alla creazione di un nuovo spazio urbano utilizzando l'Orto della Badia stessa, che poi diverrà Piazza del Popolo. Il fabbricato fu adibito a mercato coperto, all'interno del quale si commercializzavano cereali e grano, ed è proprio per questo motivo che dalla popolazione gli fu dato il nome di “Le Logge del Grano”. Negli anni ‘30 del secolo scorso fu utilizzato come palestra dalle vicine caserme militari e dopo la seconda guerra mondiale, l'immobile divenne un'autostazione e parte dei suoi spazi interni ed antistanti furono utilizzati come deposito per pullman. Negli ultimi anni il fabbricato ha subito interventi che lo hanno ulteriormente modificato sia all'interno che nell'aspetto esteriore.

Stato attuale: il fabbricato si trova nel cuore della città di Arezzo, a margine di via Garibaldi e fa da quinta, con il lato minore, a Piazza del Popolo, creando una piccola piazza denominata “Piazzetta delle Logge del Grano”. L'immobile si sviluppava su due piani di 560 metri quadrati ognuno: pertanto la superficie totale è di  circa 1.340  metri quadrati.

Progetto architettonico: l'idea principale è di riportare l'aspetto esteriore del fabbricato al suo stato iniziale, mentre all'interno si prevede un utilizzo moderno con la presenza di due piani funzionali sui quali sviluppare la nuova destinazione d'uso a mercato permanente. A piano terra sono previsti 18 spazi vendita, della dimensione minima di 9,85 mq.: al primo piano 14 spazi vendita/esposizione, della dimensione minima di 10,95 mq.

Progetto Strutturale: la restituzione del fabbricato ha previsto lo smontaggio, pezzo per pezzo, di tutto quello che all'interno, nel corso degli anni, è stato costruito, fino allo svuotamento completo. E questa operazione è sostanzialmente conclusa. Un intervento simile verrà realizzato anche per il paramento murario esterno fino alla completa liberazione degli archi, presenti in tutte le facciate, dalle tamponature che nel corso degli anni si sono succedute e ne avevano nascosto la bellezza. Completeranno questa fase di restituzione allo stato originale, lo smontaggio dei due padiglioni del tetto inseriti nel dopoguerra, la costruzione di due nuovi timpani nei lati minori dell'edificio e il completamento del solaio di copertura, a capanna.

 

Domenica, 1 Luglio, 2012