Nota dei consiglieri comunali Andrea Gallorini e Alessandro Caneschi (Pd)
"La Fondazione Guido d'Arezzo ha aumentato le tariffe d'ingresso per visitare la fortezza medicea e in particolare non permette più il biglietto gratuito per i residenti. È bastata questa comunicazione nel sito istituzionale e soprattutto nelle pagine social della fondazione per far scatenare un'ondata d'indignazione generale tanto da costringere la stessa a diramare una nota per specificare, due giorni dopo l'annuncio, che tali rincari sono di carattere temporaneo in quanto collegati a una mostra d'arte presente in fortezza fino al 23 agosto. Prendendo atto di questa tardiva precisazione, invitiamo la fondazione a riservare maggior attenzione nella propria comunicazione al fine di evitare polemiche del tutto eludibili.
Ricordiamo inoltre che la fortezza, donata dal conte Enrico Fossombroni alla città proprio per renderla un bene pubblico fruibile, è un patrimonio di tutti gli aretini e un luogo storico dove varie generazioni hanno trascorso il proprio tempo libero.
L'importante restauro portato avanti dalla giunta Fanfani, l'ha valorizzata ulteriormente come prezioso contenitore di eventi ma soprattutto come rinnovata area verde cittadina: per tale ragione deve restare a ingresso libero.
Per il futuro invitiamo la fondazione e l'amministratore comunale a studiare percorsi specifici al fine di consentire la fruizione dello spazio senza alcun costo aggiuntivo. Perché se è vero che quando c'è un evento è giusto contribuire, è anche vero che non si può impedire per buona parte dell'estate l'accesso agli aretini.
Nell'ultimo Consiglio Comunale, assieme al consigliere Giovanni Donati, abbiamo presentato un'interrogazione al sindaco per conoscere le motivazioni del mancato contributo ministeriale alla Fondazione Guido d'Arezzo: 28.000 euro persi perché il bilancio consuntivo non è stato approvato nei tempi previsti. Sarebbe veramente grave e sconveniente se la fondazione pensasse di recuperare questa importante somma aumentando i biglietti d'ingresso ai turisti e facendo pagare gli aretini per un bene che dal 1893 appartiene alla comunità. Dal 24 agosto lo scopriremo".