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“Le lezioncine del Pd le rispediamo al mittente”

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Nota del gruppo consiliare di Forza Italia Arezzo

Il gruppo consiliare di Forza Italia di Arezzo esprime le più sincere congratulazioni e formula i migliori auguri di buon lavoro al nuovo consiglio di amministrazione di Coingas e al futuro presidente.

Un plauso che si estende alla scelta del sindaco Ghinelli che ha saputo, in modo efficace, fare sintesi “qualitativa” con membri del cda che godono di sicura stima e indiscussa professionalità.

Leggiamo invece di stupefacenti dichiarazioni del segretario provinciale del Pd che attacca una “destra” che a suo dire moltiplicherebbe le poltrone e relativi compensi. Nulla di più falso, Ghinelli ha scelto per competenza e professionalità le persone alla guida di Coingas trovando su questa scelta il consenso dei sindaci del territorio. Una scelta intelligente e ampiamente condivisa che ha reso necessaria la costituzione di un consiglio di amministrazione con costi veramente irrisori.

Costi che, peraltro, non superano mai quanto veniva percepito in enti come questi da parte di rappresentati espressione diretta del Pd. Ecco un piccolo riepilogo per riportare la questione su di un binario di credibilità:

- 2013 il cda Coingas era composto da 5 persone con un costo annuo di 80.712 euro. Poi, nel 2014 e 2015, scelta obbligatoria per legge, il cda è rimasto di 5 membri di cui però tre a costo zero perché dipendenti del Comune di Arezzo e di Cortona con un costo ridotto di 62.833 euro.

- nel 2015-2016 la scelta di Ghinelli è ricaduta su Ceccherelli: costo di 18.000 euro lordi.

- ora tornando a 3 membri, a seguito del coinvolgimento di altre amministrazioni comunali, si arriva a 30.000 euro lordi annui.

Dindalini fa dello scandalismo che fa sorridere perché non è credibile. Ma soprattutto non è credibile lui, quando ne parla di emolumenti raddoppiati. Dindalini, da solo, nel 2012, prendeva 35.000 euro come presidente di Ferroviaria. Oppure vogliamo parlare dei 24.000 euro sempre da lui percepiti come membro del cda Tiemme? Si tratta di cifre riscontrabili on line in specifici documenti pubblicati.

Infine, ci vuole coraggio a citare la vicenda di Arezzo Casa dove un altro Dindalini, in questo caso Gilberto, presidente dal 2008 della società, percepisce tra emolumenti e rimborsi al 31 dicembre 2015 “solo” 32.426,24 euro. E si arrabbia pure quando il Comune di Arezzo ha posto il problema doveroso dei tetti di amianto da sostituire.

Le lezioni non le accettiamo da nessuno, meno che meno da parte di chi non ha titolo per impartirle.

Lunedì, 1 Agosto, 2016