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Legge 194: "nel Pd vince la componente confessionale"

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Dichiarazione del Gruppo consiliare Sinistra per Arezzo

Nei mesi scorsi l'ospedale San Donato di Arezzo si è trovato in una difficoltà crescente nel garantire il rispetto della Legge 194, a causa della crescita esponenziale tra i medici della pratica dell'obiezione di coscienza. Le Interruzioni Volontarie di Gravidanza hanno gravato a lungo, solo due medici con un conseguente allungamento dei tempi e aumento di stress per le donne e per lo stesso personale medico. Per uscire da questa situazione di difficoltà il Direttore Generale, Enrico Desideri, ha proposto la sottoscrizione di un codice etico per la doverosa e giusta applicazione della Legge 194. Abbiamo ritenuto opportuno come gruppo consiliare Sinistra per Arezzo e Federazione della Sinistra presentare una mozione, sia in comune che in provincia, dove è stata approvata il 9 gennaio, per chiedere l'introduzione nei nostri ambulatori della pillola RU486, pillola abortiva, ma anche un maggior impegno in una campagna di sensibilizzazione e di informazione sui metodi anticoncezionali, in particolare nelle scuole e nelle comunità straniere.  "La mozione è stata depositata due mesi fa - dichiara Aurora Rossi- ma la discussione ha subito notevoli ritardi per le ripetute assenze dei consiglieri Pd, che hanno fatto mancare il numero legale per ben due consigli ".  “Finalmente il Pd si è accorto che il problema da noi sollevato non poteva essere aggirato e che era reale – prosegue Aurora Rossi – ma ha preferito, invece di convergere sulla nostra mozione integrata anche dagli emendamenti del loro gruppo, presentarne una propria, che in larga parte ricalcava la nostra ma ometteva del tutto ogni riferimento alle problematicità legate alla crescita, spesso strumentale, del fenomeno dell’obiezione di coscienza tra i medici.”

“Comprendiamo come nel Pd esista una componente confessionale – precisa Aurora Rossi -  e che essa condizioni questi temi legati alla laicità dello Stato e al diritto all’autodeterminazione delle donne di decidere sul proprio corpo. Però , e mi rivolgo specialmente alle colleghe donne del gruppo del Pd, è mai possibile che si usi in modo così plateale una forza d’interdizione su argomenti come quello della 194 e della sua piena attuazione  al punto tale che l’insieme del centrosinistra non possa riconoscersi in una unica ed unitaria mozione?”

Giovedì, 1 Marzo, 2012