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"L'accoglienza non ha bisogno della nuova fondazione. Soprattutto da parte di chi ha chiuso la Casa delle culture"

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Dichiarazione delle consigliere comunali Pd Donella Mattesini e Valentina Vaccari

Ghinelli e Tanti annunciano che la neonata fondazione gestirà l’accoglienza profughi. Bene. Non dimentichiamo, però, che molte associazioni, a iniziare da Caritas, lo stanno già facendo senza collocarsi sotto i riflettori dei media. E stanno dando risposte a chi è fuggito dall'Ucraina e ha bisogno di tutto: cibo, vestiario, coperte, prodotti per neonati. Arezzo non ha avuto bisogno di una fondazione per essere protagonista dell’accoglienza di profughi e ha sempre svolto un grande lavoro grazie alla sinergia tra le amministrazioni locali, la prefettura e le molte associazioni di volontariato del forum del terzo settore. Basti pensare all’accoglienza dei profughi dalla ex Jugoslavia o ai servizi a sostegno delle persone migranti, profughi anch’essi, fuggiti dalla loro terra per guerre, fame, carestie.
Oggi vediamo che gli stessi soggetti politici che hanno chiuso la Casa delle culture s'intestano il valore dell'accoglienza. In senso generale siamo all'affermazione dei buoni intenti mentre nei singoli e concreti casi, come quello di giovani mamme con neonati, si fa la scelta di collocarle in camere senza cucina e con il bagno in corridoio.

Venerdì, 4 Marzo, 2022