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Le istituzioni e categorie economiche: no alla Banca Popolare di Vicenza

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Conferenza stampa nella sala del Consiglio Comunale

La parola “affetto” entra raramente nei ragionamenti d’affari ma è quella che ha usato stamani il Sindaco Fanfani per spiegare l’attaccamento di Arezzo a Banca Etruria e quindi il no al suo assorbimento da parte della Banca Popolare di Vicenza. “Siamo di fronte ad un passaggio delicato e la decisione finale vedrà coinvolti non solo livelli locali ma soprattutto nazionali. Noi vogliamo mandare  a tutti un segnale chiaro: attorno a Banca Etruria c’è la completa unità del sistema istituzionale ed economico”.

 Nella Sala del Consiglio comunale si sono quindi ritrovati stamani Comune, Regione, Provincia, Camera di Commercio, Arezzo Fiere e categorie economiche. Una conferenza stampa per spiegare il no di Arezzo a Vicenza.

 “Stiamo facendo fronte unitario – ha detto il Presidente della Provincia, Roberto Vasai. Vogliamo difendere le prerogative del nostro territorio”.

Il Presidente della Camera di Commercio, Andrea Sereni, dopo aver precisato che siamo di fronte ad un’operazione che attiene al libero mercato, ha dichiarato di esprimere “la grande e diffusa preoccupazione dell’intero sistema economico aretino per la possibile perdita di una banca che per oltre un secolo ha determinato lo sviluppo di questo territorio”. E preoccupazioni ci sono anche in relazione alla Banca di Vicenza: “ è di un territorio in forte competizione con Arezzo. L’ultimo esempio viene da un accordo tra la Fiera di Vicenza e Dubai per un’iniziativa espositiva “ostile” ad Oro Arezzo perchè programmata nello stesso periodo”. Sereni ha infine auspicato che la “testa pensante” della banca rimanga ad Arezzo e sia garantita l’occupazione.

L’assessore regionale Vincenzo Ceccarelli ha sottolineato come “Banca Etruria sia importante per l’intera Toscana e che la sua presenza è fondamentale, in modo particolare, per il settore orafo. Intendiamo tutelare il marchio, l’autonomia e l’occupazione di Banca Etruria e ci muoveremo nei modi dovuti nei confronti dei soggetti interessati”.

L’occupazione è stato l’argomento sul quale ha messo l’accento la consigliera regionale Lucia De Robertis: “il nostro è un impegno non solo nei confronti di BE ma anche delle persone che vi lavorano, che hanno dedicata ad essa gran parte della loro vita e che l’hanno fatta grande e importante”.

Il suo collega in Regione, Marco Manneschi, ha dichiarato che “siamo tutti impegnati in un’operazione di salvataggio e per portarla a termine, bisogna realizzare un’operazione verità. Chiarire quindi perché Banca Etruria è arrivata a questa situazione e di chi sono la responsabilità. Ci deve essere chiarezza per non ripetere gli stessi errori”.

Un altro consigliere regionale, Gabriele Chiurli, ha invitato tutti “a superare personalismi e divisioni e ad impegnarsi per affrontare insieme la grave situazione”.

 Catiuscia Fei, vice Direttore di Confcommercio, ha portato un messaggio di Franco Marinoni, Direttore regionale dell’associazione: “un no netto e categorico all’annessione di Banca Etruria da parte della banca di Vicenza. Va bene l’integrazione con un altro istituto ma la proposta giunta da Vicenza è irricevibile. A Banca Etruria sia quindi concesso il tempo per trovare partner più motivati”.

Anche Valter Bondi, Presidente di Cna, ha chiesto che “sia trovata una soluzione positiva per la banca, il territorio e le imprese. Con una riflessione serie sulle cause che hanno portato BE a questa situazione”.

Il Presidente di Arezzo Fiere, Andrea Boldi, ha dichiarato che “non si può parlare di libero mercato in presenza di una sola offerta per di più stabilita unilateralmente dall’acquirente. Soprattutto per il settore orafo, l’ipotesi Vicenza è inaccettabile: rappresenta una gravissima ipoteca sul futuro di tutte le aziende del settore”.

Infine il Presidente di Confindustria, Andrea Fabianelli ha annunciato che sabato si riunirà il Consiglio Direttivo dell’Associazione su questo tema ma è comunque chiara l’importanza di avere ad Arezzo la “testa pensante” dell’istituto bancario.

 

Domenica, 1 Giugno, 2014