La prima interrogazione è stata presentata da Roberto Bardelli e ha interessato un “caso di totale disservizio. La vicenda che ha portato alla cancellazione di Aisa ha fatto venire meno un punto di riferimento per i cittadini. A oggi è impossibile parlare con Sei Toscana, se non per email. Il punto di ascolto Aisa di via Trento Trieste è senza un capo area, nessuno è in grado di ascoltare i problemi degli utenti, il dirigente deputato a risolverli dovrebbe venire da Siena. Insomma, è un ufficio inutile, specie per gli anziani che non usano la posta elettronica. Pensando agli aumenti in bolletta di cui abbiamo avuto recente prova, non possiamo che dire che al danno si è aggiunta la beffa”.
Luigi Scatizzi: “risulta che il segretario generale del Comune di Arezzo si è dimesso da Sei Toscana dove ricopriva l'incarico di rappresentante di Aisa spa. Aisa ne ha indicato uno nuovo e siamo in attesa della ratifica di questa scelta. È così la situazione? Bisogna che il nuovo rappresentante partecipi alla commissione consiliare attività produttive per parlare della problematica dell'aumento delle tariffe sui rifiuti”.
“La situazione corrisponde al vero - ha risposto l'assessore al ciclo dei rifiuti Franco Dringoli - Marcello Ralli si è dimesso e il nuovo rappresentante, l'ingegnere Simone Livi, risulta già operativo”.
Ancora Luigi Scatizzi su Sei Toscana ha chiesto “se il meccanismo di determinazione delle tariffe sul ciclo dei rifiuti si sia svolto correttamente, se tali tariffe siano state calcolate con riferimento alle province o alle aree gestionali e quali siano gli aumenti da attribuire a Sei Toscana”.
Daniele Farsetti: “focalizzo l'attenzione sul direttore generale e amministratore delegato di Sei Toscana. Ricordo che 6 sono i soci pubblici che detengono il 59% delle quote di Sei Toscana. Fino al 31 dicembre 2015 abbiamo un unico soggetto che detiene sia la carica di direttore generale sia la carica di amministratore delegato ed è socio della società Finanza Infrastrutture spa che detiene direttamente o indirettamente oltre il 30% delle quote di Sei Toscana. Finanza Infrastrutture è fornitrice di tutte le società pubbliche presenti in Sei Toscana. Non è quantomeno inopportuna questa nomina? I rappresentanti del Comune di Arezzo hanno avallato tale scelta? Ci sono rapporti economici tra Sei Toscana e Finanza Infrastrutture spa?”.
Gianni Mori: “in questi giorni stanno arrivando i modelli F24 per il pagamento della Tari e l'aggravio che possiamo registrare rispetto all'anno scorso è del 10%. La questione pone alcune domande: quali risultati ha portato la raccolta differenziata avviata nella zona pilota del territorio aretino che comprende le frazioni della Val di Chiana? Quale riduzione della tariffa è prevista per gli abitanti di questa zona, cosa che parrebbe logica e incentivo alla necessaria collaborazione da parte dei cittadini? Quali sono i parametri presi in considerazione per la riduzione della tariffa? A chi vendiamo i prodotti ottenuti con la raccolta differenziata? A quanto ammontano i proventi di questa vendita?”.
“I temi sollevati sono di grande interesse – ha replicato Franco Dringoli – abbiamo previsto l'attivazione a ottobre dello stesso esperimento nella zona di Arezzo nord, cercheremo di razionalizzare i servizi anche in centro storico. Il passaggio dalla raccolta stradale a quella porta a porta determina un momento di aumento dei costi. Ma sulla questione stiamo lavorando con convinzione anche sulle prospettive evidenziate dall'interrogazione”.
Daniele Farsetti: “parliamo del finanziamento regionale per nuove piste ciclabili, la ristrutturazione delle esistenti e la messa in sicurezza degli itinerari. Si può arrivare a una cifra anche di 500.000 euro. Quali progetti ha presentato il Comune visto che peraltro il giorno 8 luglio è scaduto il termine? È possibile averne copia?”.
L'assessore alle opere pubbliche Franco Dringoli: “il termine è stato prorogato al 7 agosto e in vista della scadenza stiamo lavorando a un progetto definitivo, e non preliminare, di realizzazione di pista ciclabile che colleghi stazione e ospedale attraverso il Pionta. Non solo dunque una pista ciclabile ma la riqualificazione del parco cittadino”.
Roberto Ruzzi: “in merito ai veicoli elettrici che dovrebbero già essere a disposizione del Comune, il cosiddetto car sharing, era stato annunciato che entro giugno, otto di questi sarebbero stati messi a disposizione degli uffici comunali. Dove sono queste auto, già in servizio o no? I restanti mezzi a quale uso saranno destinati e dove sono parcheggiati? Il costo dovrebbe essere finanziato dalla Regione al 100%, è realmente così?”.
L'assessore Franco Dringoli: “i veicoli sono ancora presso l'impresa che deve eseguire la fornitura ma saranno nella disponibilità del Comune nel giro di qualche settimana. I primi, confermo, verranno destinati all'uso degli uffici comunali”.
Francesco Francini: “questo Comune è stato uno dei primi a dotarsi di norme di trasparenza corrette che permettono ai cittadini di vedere la situazione patrimoniale dei consiglieri e dei membri della Giunta. C'è un aspetto di cui ci siamo dimenticati: questi obblighi sono anche in capo ai nominati nelle varie partecipate. Ma questi nominati li stanno rispettando? È una domanda che faccio spesso e mi viene risposto che su quel fronte c'è qualche problema. Ebbene il 'qualche problema' va superato: se noi eletti al massimo possiamo riscuotere 500 euro l'anno per la nostra attività in Consiglio Comunale, dobbiamo dichiarare se abbiamo una macchina o il reddito della moglie, pretendo che la stessa trasparenza sia applicata a chi eletto dai cittadini non è e che ha più potere dei consiglieri stessi. E voglio che questi dati finiscano nel sito del Comune di Arezzo e non nel sito della società”.
“È notorio come la pensa il sottoscritto - ha dichiarato il Presidente del Consiglio Comunale Luciano Ralli - siamo andati con le nostre regole oltre alle norme prescritte dalla legge nazionale. Purtroppo possono esserci casi personali di non adempimento, lavoriamo di concerto con gli uffici per superarli e se vogliamo discutere di sistema sanzionatorio sono disponibile”.
Marco Tulli: “Vicolo Capitano Ardelli dietro Piazza Sant'Agostino è diventato un vespasiano a cielo aperto e i residenti hanno chiesto un intervento dell'amministrazione. L'unica cosa ottenuta è stata un getto d'acqua ogni tanto. Che fine ha fatto la proposta di bagni pubblici in Sant'Agostino che era emersa durante il percorso partecipativo di progettazione della piazza? Quali provvedimenti avete in mente per porre fine a questo degrado?”.
Mentre l'assessore Franco Dringoli ha citato la possibilità concreta di due cancellate a chiusura dei due vicoli privati di passaggio tra la piazza e Via de Mannini e Vicolo Capitano Ardelli, il Sindaco Giuseppe Fanfani ha ricordato che “aprire i bagni vuol dire custodirli e con mezzi probabilmente energici perché non so cosa possa accadere di notte. Ricordiamo soltanto cosa erano diventati i precedenti bagni pubblici. Noi sono anni che lavoriamo su piazza Sant'Agostino ma contro l'inciviltà possiamo poco”.
Roberto Bardelli: “degrado anche a Campo di Marte, telecamere solo a servizio della farmacia, il comprensorio è scoperto da ogni controllo, la galleria nasconde traffici illeciti, l'agenzia Sisal ha disposto un sistema privato di vigilanza perché i dipendenti non ce la fanno più”.
L'assessore alla Pm Barbara Bennati: “l'amministrazione non è inerte: stiamo predisponendo nuovi punti luce e la sostituzione di quelli vecchi con tecnologia a led. Nuove telecamere sono in funzione anche se essendo private, visto che siamo in un'area condominiale, non possono essere collegate alla centrale operativa della Pm. Gli agenti stanno svolgendo controlli sulle attività di somministrazione e sulla sosta delle auto, specie nella fascia oraria che ci è stata indicata come più critica, tra le 13 e le 16. Non sono mancate sanzioni comminate ai trasgressori. Vogliamo incontrare adesso, dopo i condomini, i dipendenti della Sisal”.
Luigi Scatizzi: “nel nostro ente potrebbero essere molti i dipendenti che ricadono nelle misure del governo sul pensionamento. Chiedo se sono stati individuati standard minimi di funzionamento degli uffici e se c'è un piano che risponda efficacemente a questo futuro ridimensionamento della struttura”.
Sempre Luigi Scatizzi: “l'approvazione di ulteriori norme nazionali rischia di avere ricadute negative sul rating degli enti locali e, di conseguenza, sui tassi di interesse che verrebbero applicati ai finanziamenti concessi per gli investimenti. È stata fatta una stima di questa norma sul bilancio?”.
L'assessore al personale Paola Magnanensi: “il responsabile dell'ufficio del personale ha esatta la situazione dei pensionamenti e porteremo in Giunta i risultati di questo monitoraggio”.
Ancora Luigi Scatizzi: “Estra spa avrebbe deciso di emettere un prestito obbligazionario di 50 milioni di euro con una remunerazione del capitale molto alta. Un'operazione che andrà a incidere sui ricavi della società e, ricordo, sono i ricavi dai quali si traggono le cifre che annualmente vengono restituite ai Comuni soci. Dunque potrebbe essere una cosa non indolore e con ricadute negative per il nostro Comune”.
Gianni Cantaloni: “l'applicazione dei nuovi orari della Ztl ha causato reazioni negative. In un momento di difficoltà economica, a metà anno con i contratti degli stagionali già fatti, stentiamo a capire presupposti e motivi di questa decisione non condivisa. Un questionario tra commercianti e residenti ha dato una percentuale di gradimento totalmente negativa. Ci sono due argomenti importantissimi da affrontare assieme alla Ztl: il Pum e un progetto di rilancio serio e partecipato del centro storico per intercettare flussi turistici”.
Alessandro Ghinelli ha presentato interrogazione analoga: “l'italiano medio è affezionato a due cose, la casa e l'auto. Quando si interviene su questi due oggetti bisogna farlo con cautela e con strumenti di programmazione e non si può passare sopra al Consiglio Comunale. Sottolineo che il percorso corretto era di portare in aula una delibera di questo genere, noto che l'errore è stato fatto, ora leggo di approfondimenti tra lei e il Sindaco, mi auguro che li facciate con competenza”.
“Le aree pedonali e le zone a traffico limitato - ha precisato Franco Dringoli - sono deliberate dalla Giunta e questo lo dice la legge. La Giunta è andata avanti su alcune scelte e strumenti di dettaglio dopo un anno di discussioni con le associazioni di categoria. Il processo è volto a ridurre il traffico dentro le mura cittadine e bisogna dire che dove andiamo a disciplinare i nuovi orari non ci sono aree di sosta per i cittadini che vogliano recarsi a fare acquisti. Faccio quindi notare che nostro intento è la valorizzazione del centro storico. Il Pum verrà invece in Consiglio Comunale”.
Roberto Ruzzi: “pongo all'attenzione del Consiglio Comunale il problema della erogazione dei contributi per l'affitto e per l'abbattimento delle barriere architettoniche: parliamo di graduatorie rispettivamente del 2012 e del 2013. I ritardi sono insostenibili, alla mia domanda sui motivi mi viene risposto che la Regione non eroga i soldi e il Comune non può farsi carico di sostituirli con somme proprie. Quando verranno erogati, allora, questi contributi e quali passi si rendono necessari per sbloccare la situazione?”
L'assessore alle politiche sociali Marcello Caremani: “posso dare risposte parziali a questa situazione: la Regione ha dei vincoli derivanti dal rispetto del proprio patto di stabilità mentre l'ostacolo per il Comune è il bilancio ma siamo in vista della sua approvazione”.
Ancora Roberto Ruzzi: “non è stato fatto alcun intervento in alcune zone dove avevo mostrato situazioni di degrado, soprattutto in via Ricasoli dove c'era un ufficio informazioni turistiche ricavato da una chiesa sconsacrata”.
Luigi Scatizzi: “il bando dell'università di Siena per i corsi di laurea di cui si è dibattuto in questi mesi è poco trasparente: non viene descritta alcuna sede didattica periferica, si parla di svolgimento di talune attività didattiche ad Arezzo e Grosseto. Oltre a non tenere in considerazione gli impegni presi con Asl, Comune e Camera di Commercio, tale bando non tiene conto di centinaia di firme raccolte dagli studenti. Manca la chiarezza, a differenza di altri bandi analoghi come quelli di Firenze e Pisa”.
Il Presidente del Consiglio Comunale Luciano Ralli: “la vicenda è articolata, però una cosa deve essere chiara: non c'è un tavolo al quale partecipa il Comune ma una convenzione tra Università e Asl. Diciamo che il Comune ha manifestato interesse sulla questione e rispetto per l'attività degli studenti che hanno manifestato quanto sono affezionati alla sede di Arezzo. Dinanzi a questi solleciti l'Università è addivenuta a un'ipotesi non proprio negativa. Il livello di attenzione rimarrà alto, anche per il prossimo anno accademico tuttavia nulla cambia per il Comune che continuerà a non firmerà alcunché. Possiamo semmai mettere in evidenza e sollevare la discussione sulla interpretazione che ha dato l'università di Siena a una legge regionale e sulla quale ha basato questo suo bando giudicato poco chiaro”.