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Insediata in Comune la Commissione prezzi

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In funzione per il biennio 2012-2013

 

Presieduta dall'assessore Marco Donati, si è insediata in questi giorni, nella nuova sede del servizio statistico comunale (ex caserma Cadorna, Piazza Amintore Fanfani), la Commissione comunale di controllo per la rilevazione dei prezzi al consumo. Nominato dal Sindaco Fanfani nello scorso mese di settembre, l'organismo resterà in carica per un biennio, fino a tutto il 2013.

 

La funzione della Commissione

 La Commissione di controllo per la rilevazione dei prezzi al consumo fu istituita nel 1927 in tutti i Comuni capoluogo di provincia, per fronteggiare la gravità della situazione economica (la grande crisi del '29 era alle porte) e supportare l'introduzione di misure di controllo statali sulle dinamiche inflazionistiche. Riorganizzata nel 1975 ed inserita nella filiera del SISTAN (il sistema statistico nazionale), è uno dei pochi organismi collegiali sopravvissuti ai provvedimenti di semplificazione dell'ultimo ventennio ed alle più recenti misure di spending review.

Ogni mese la Commissione analizza ed approva i risultati del lavoro di rilevazione dei prezzi al consumo che il Comune effettua, per conto dell'ISTAT, allo scopo di determinare le variazioni di quotazione dei prodotti e costruire, a livello nazionale, gli indici dei prezzi NIC (l'indice nazionale dei prezzi al consumo) e FOI (l'indice per le famiglie degli operai ed impiegati, utilizzato per adeguare i valori monetari, come gli affitti o gli assegni al coniuge). Particolare attenzione viene dedicata ai prodotti che, rispetto al mese precedente, registrano i maggiori scostamenti, in aumento o in diminuzione (variazione congiunturale), o evidenziano una variazione di più lunga durata (variazione tendenziale, misurata nell'arco degli ultimi dodici mesi).

Le elaborazioni dei prezzi rilevati e sottoposti all'esame della Commissione vengono sistematicamente pubblicate – dopo la validazione da parte dell'ISTAT – sul sito web del Comune (www.comune.arezzo.it), in una serie di pagine raggruppate sotto la voce “Dati statistici” e dedicate alla Rilevazione dei prezzi al consumo. L'accesso alle informazioni è naturalmente libero: l'unico prezzo è quello essere disposti a navigare in un mare di numeri. Nel rispetto della normativa in materia di produzione dei dati statistici, le informazioni sono rese pubbliche in forma aggregata, in maniera che non possano essere identificati le singole persone o gli operatori economici che sono stati oggetto della rilevazione.

 

La composizione della Commissione

 Secondo la legge istitutiva, la Commissione è presieduta dal Sindaco o suo delegato (l'assessore alla statistica), da funzionari degli enti pubblici operanti nel settore (gli uffici di statistica del Comune e della CCIAA, la Direzione provinciale del lavoro), nonché da rappresentanti delle associazioni imprenditoriali e delle organizzazioni dei lavoratori maggiormente rappresentative dei settori di attività commerciale, artigianale/industriale ed agricola.

Le organizzazioni degli imprenditori, essendo più numerose dei tre posti loro riservati, si accordano designando un rappresentante comune. In mancanza di accordo, il Comune procede alla nomina secondo un criterio di rotazione.

Per il biennio 2012-2013 questa è la composizione della Commissione: Assessore Marco Donati (presidente), dr. Franco Rossi (direttore Ufficio Protocollo e Statistica del Comune); dr. Leonardo Rosana (Direzione provinciale Lavoro), dr. Domenico Asprella Libonati (Ufficio statistica CCIAA); Massimiliano Miceli (associazioni categoria commercianti); dr. Stefano Peruzzi (associazioni categoria industriali e artigiani); dr. Giorgio Del Pace (associazioni categoria agricoltori); Piero Ermini (CGIL); dr. Roberto Benci (CISL); Brunero Meattini (UIL).

 

La rilevazione dei prezzi al consumo 

La rilevazione dei prezzi al consumo, effettuata ogni mese nel Comune di Arezzo come in altri 64 capoluoghi di Provincia (e in 20 capoluoghi di Regione), ha lo scopo di rendere disponibili – all'opinione pubblica, ai mezzi di informazione, agli addetti ai lavori, agli organi di governo che adottano le politiche economiche e sociali – informazioni approfondite sui prezzi praticati a livello nazionale e locale, riferiti ad un complesso di beni e servizi (il cosiddetto “paniere”), costruito dall'ISTAT ed aggiornato annualmente.

L'aggiornamento, effettuato in maniera da mantenere la comparabilità dei dati nel tempo, ha lo scopo di adeguare la composizione del paniere al mutamento delle abitudini dei consumatori e alla dinamica delle offerte presenti sul mercato, in modo da mantenere la caratteristica di fondo del paniere: l'aderenza ai consumi effettivi delle famiglie presenti nel territorio. Allo stesso scopo ogni prodotto inserito nel paniere ISTAT è “ponderato”: gli è attribuito cioè un peso proporzionale al grado di importanza che quel prodotto assume all'interno del paniere, collegabile alla quantità e alla frequenza di acquisto, alla sua importanza sul totale dei consumi.

La composizione del paniere, assai complessa, è articolata in divisioni, gruppi, classi, sottoclassi, segmenti e prodotti rappresentativi. L'aggregazione principale (divisioni) prevede le seguenti macrocategorie: 1) prodotti alimentari e bevande analcoliche; 2) bevande alcoliche e tabacchi; 3) abbigliamento e calzature; 4) abitazione, acqua, elettricità e combustibili; 5) mobili, articoli e servizi per la casa; 6) servizi sanitari e spese per la salute; 7) trasporti, 8) comunicazioni); 9) ricreazione, spettacoli e cultura; 10) istruzione; 11) servizi ricettivi e di ristorazione; 12) altri beni e servizi.

L'ISTAT, titolare della rilevazione a livello nazionale, procede direttamente a misurare circa il 20% dei prezzi dei prodotti inseriti nel paniere (trasporti, comunicazioni, prodotti soggetti a tariffa, ecc.). Il restante 80% della rilevazione è invece compiuta, giorno per giorno, mese per mese, da personale dipendente dei Comuni appartenenti alla rete SISTAN, che fanno affluire all'ISTAT oltre 5000 mila quotazioni di prezzo.

Il Comune di Arezzo dispone, per questa attività, di due rilevatori, che nel periodo compreso tra il 1° ed il 21° giorno di ogni mese raccolgono 4.250 quotazioni di prezzo relative a 645 tipologie di prodotti, rivolgendosi direttamente a 544 ditte (le cosiddette “unità di rilevazione”), distribuite su tutto il territorio comunale, in modo da rappresentare correttamente il tessuto distributivo di beni e servizi: il piccolo, medio e grande commercio, il settore artigianale, il settore professionale, le aziende erogatrici di pubblici servizi. L'andamento degli affitti ad uso abitativo viene rilevato attraverso 112 situazioni contrattuali, relative al mercato privato (96 locazioni) e a quello dell'edilizia residenziale pubblica (24 locazioni).

I dati così raccolti sono caricati nella terza decade di ogni mese in un apposito programma telematico e trasmessi all'ISTAT, che provvede alla loro elaborazione e validazione, utilizzandoli a livello nazionale per valutare l'andamento dei prezzi al consumo.

 Attraverso questo percorso, in gran parte sostenuto dai Comuni e dai loro operatori, l'ISTAT produce e diffonde tre tipi di indici dei prezzi al consumo:

NIC, indice dei prezzi al consumo per l'intera collettività, utilizzato come misura dell'inflazione a livello dell'intero sistema economico italiano;

FOI, indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, riferito alle famiglie dei lavoratori dipendenti ed utilizzato per adeguare periodicamente i valori monetari;

IPCA, indice dei prezzi al consumo armonizzato per i paesi dell'UE, utilizzato per misurare la convergenza delle economie degli Stati dell'Unione.

 

La situazione del mese di settembre 2012

A livello nazionale, l'andamento dell'indice dei prezzi al consumo (NIC) evidenzia, nel mese di settembre, una situazione di stabilizzazione. Si tratta di una situazione transitoria, derivante dal passaggio tra la fase estiva e la ripresa autunnale delle spinte inflattive, in gran parte ancora non rilevate. L'indice nazionale registra infatti una variazione congiunturale nulla ed un aumento su base tendenziale (ossia riferita agli ultimi 12 mesi) del 3,2% (lo stesso registrato sul mese di agosto). L'inflazione acquisita (variazione media che si avrebbe a fine anno se l'indice restasse al livello dell'ultimo disponibile) sui conferma al 3,0%.

Rispetto ad un anno fa, il tasso di crescita dei beni sale al 4,1% dal 3,9% del mese precedente, mentre quello dei servizi scende all'1,9% (era del 2,3% ad agosto). In sostanza, il differenziale inflazionistico tra beni e servizi aumenta sensibilmente.

L'effetto di stabilizzazione dell'inflazione a settembre risente soprattutto della flessione congiunturale dei prezzi dei servizi, in larga parte legata a fattori stagionali, i cui effetti sull'indice generale sono controbilanciati dall'aumento mensile dei prezzi dei prodotti energetici non regolamentati (+3,6%), dovuto all'aumento dei prezzi di tutti i carburanti.

I prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza dai consumatori (alimentari, bevande, tabacchi, affitti, beni non durevoli per la casa, carburanti, trasporti, giornali e periodici, ristorazione, assistenza) aumentano su base mensile dello 0,8% ed il tasso di crescita su base annua sale al 4,7% dal 4,2% di agosto.

A livello locale, i dati rilevati nel mese di settembre risultano sostanzialmente allineati con l'andamento nazionale, pur registrando una prospettiva di inflazione acquisita, a fine 2012,  del 3,4% (lo 0,4% in più rispetto al dato nazionale). Nel 2012, il progressivo allineamento alla  variazione nazionale degli indici dei prezzi ha eroso progressivamente una posizione di lieve vantaggio mantenuta ad Arezzo nel corso del 2011.

L'analisi delle categorie di prodotto che registrano un maggiore incremento tendenziale (calcolato sui 12 mesi precedenti) evidenzia situazioni marcate nei trasporti, nei consumi collegati ad abitazione, acqua, energia elettrica, gas e atri combustibili, negli alimentari, nelle bevande alcoliche e tabacchi, nell'abbigliamento e calzature.

Forti variazioni congiunturali (differenziale tra settembre ed agosto) si registrano nel settore dei carburanti e lubrificanti, che continua a mostrare una marcata dinamica inflattiva.

Lunedì, 1 Ottobre, 2012