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“Indovina chi viene a cena...?”

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L’adesione del Comune all’iniziativa dell’Associazione Donne Insieme per superare le barriere… gastronomiche e non solo. E dopo avere indovinato chi viene, vi sveliamo il menù iniziale nell'APPROFONDIMENTO

Indovina chi viene a cena? richiama sicuramente alla memoria quella splendida commedia americana del 1967 diretta da Stanley Kramer e interpretata da Spencer Tracy, Katharine Hepburn, Sidney Poitier, Katharine Houghton e Isabel Sanford. L’ironia era giocata sulla capacità di due famiglie, una bianca e una nera, di conoscersi, rispettarsi e soprattutto dare il beneplacito al matrimonio dei rispettivi figli.

A distanza di 45 anni, il titolo e in qualche modo la trama di quella pellicola vengono riproposte dall’Associazione Donne Insieme e dal Comune di Arezzo. “Indovina chi viene a cena?” è infatti un progetto di relazione interculturale patrocinato dal Ministero per la cooperazione e l’integrazione, promosso dalla Rete Italiana di Cultura Popolare e che in Italia vede l’adesione di 20 città.

“L’ospite a sorpresa è l’italiano e i padroni di casa sono i nuovi cittadini - chiarisce subito Maria Luisa Gialli dell’Associazione Donne Insieme. Si tratta di una serie di incontri/cene all’interno di abitazione private, un’opportunità per consolidare rapporti di collaborazione e di condivisione con alcune famiglie e persone di diverse comunità migranti presenti nel territorio: dal Marocco alla Cina, dalla Romania all’Argentina, dall’Albania all’Etiopia, il cibo è accoglienza”.

Il progetto sarà inaugurato il 27 ottobre con una cena aperta alla cittadinanza a Villa Severi dalle 20: vecchi e nuovi cittadini si ritroveranno riuniti intorno a un tavolo imbandito con i piatti preparati dalle famiglie di origine straniera. “Una delle più rilevanti sfide delle comunità urbane in Europa è la capacità di affrontare positivamente il potenziale socio-economico legato alla crescente dimensione interculturale delle città - sostiene l’assessore all’integrazione del Comune di Arezzo Stefania Magi. È necessario mettere a punto meccanismi per rimuovere gli ostacoli, valorizzando il contributo che gli immigrati e le minoranze sono in grado di offrire allo sviluppo della nostra città e della Nazione. Questo progetto vedrà persone straniere, con un gesto privato e di grande fiducia, accogliere nelle proprie case chi vuol condividere quest’idea. A cena ci sarà ovviamente l’occasione di scoprire i cibi di quei paesi ma non siamo dinanzi a un progetto soltanto gastronomico, bensì culturale e di relazione. A tavola sarà facile raccontare, condividere e scambiarsi storie di viaggi, di terre e di persone”.

Sempre in quest’ottica, il Comune di Arezzo ha aderito nel dicembre dello scorso anno alla Rete Italiana di Cultura Popolare, per non disperdere l’enorme patrimonio di saperi locali e mettere “a sistema” le riconosciute “diversità” socio-culturali del territorio che riguardano sia antichi riti o feste sia i nuovi luoghi virtuali come i socialnetwork.

Sono intervenuti esponenti delle comunità del Senegal, Marocco, Messico e Perù che hanno espresso la loro contentezza di partecipare a questo progetto e potersi integrare con gli aretini attraverso le ricette tipiche. Tutti hanno peraltro garantito sulla bontà delle cucine dei loro paesi. Magari, il consiglio della messicana è stato quello di non abbondare con la salsa piccante. Non resta allora che provare e... buon appetito.

Per informazioni e prenotazioni per la cena di sabato 27 ottobre è possibile contattare la vice presidente dell'Associazione Donne Insieme, Maria Luisa Gialli al seguente numero 3285765833 o inviare una mail a integrazione@comune.arezzo.it

Poi, una volta al mese, le porte delle case si apriranno con tante tavole imbandite: sabato 24 novembre, giovedì 13 dicembre, sabato 26 gennaio 2013, sabato 23 febbraio e sabato 6 aprile.

 

Approfondimento: dopo avere indovinato chi viene a cena, vi sveliamo il menù

Lunedì, 1 Ottobre, 2012