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“IMU alla chiesa: una misura di equità”

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Dichiarazione del consigliere comunale Andrea Modeo (Pd)

Finalmente il governo sembra andare nella direzione che fin dall’inizio aveva annunciato: l’equità. Se chiede sacrifici alle persone fisiche non sono giustificabili zone franche a vantaggio di persone giuridiche o associazioni di qualsiasi carattere, anche religioso.
Così, l’IMU la nuova imposta introdotta dal cosiddetto decreto “salva Italia” che colpirà gli immobili di proprietà, si applicherà anche alla chiesa cattolica per le sue attività di carattere commerciale. Non si capiva dove poggiasse la legittimità di tale privilegio sotto osservazione, peraltro, da parte della stessa Unione Europea alla quale tanto ci appelliamo.
Cerchiamo di capire: se come ho letto nella stampa alcuni istituti religiosi già pagano l’ICI allora l’IMU dovrà applicarsi a quelli che esercitano un’attività non propriamente no-profit e che a oggi non lo fanno.
Non colgo poi le ragioni delle preoccupazioni espresse dal Sindaco sulle presunte ricadute che enti religiosi subirebbero dall’applicazione di questo principio di equità: si paventa di servizi a rischio chiusura, di strutture sociali in ginocchio, non mi sembra che questi enti siano sul lastrico e che tutto questo, dunque, possa accadere.
Credo che invece sia questa l’occasione per garantire un gettito alle casse locali tale da implementare l’erogazione proprio di servizi pubblici da parte del Comune.

Mercoledì, 1 Febbraio, 2012