Tu sei qui

Giuramenti di cittadinanza

Share button

Nuovo look per la sala al primo piano dello Sportello Unico

Nell’ambito di una collaborazione ormai consolidata tra l’Istituto di istruzione superiore “Piero della Francesca” e l’amministrazione comunale di Arezzo, a due studenti è stato affidato il compito di realizzare due quadri adesso decorano la sala dove si svolge la cerimonia di giuramento a cui segue la concessione della cittadinanza italiana. La sala è al primo piano dello Sportello Unico in piazza Amintore Fanfani.
“I due quadri hanno dimensioni 1 metro per 1 metro e sono realizzati in acrilico – ha spiegato il professor Agostino Fabbri, docente del liceo aretino. Uno dei due quadri descrive un’Italia nuova, multietnica, dalle mille sfaccettature, dalle mille lingue e colori in cui la strada proposta è l’apertura e la convivenza civile attraverso processi di conoscenza reciproca, senza pregiudizi né preconcetti. I confini aperti del nostro Paese dai quali entrano persone di tutte le etnie che si confondono e si mischiano vogliono esprimere questa dimensione di accoglienza dove ognuno è accettato per quello che è. Ne scaturisce un Paese ‘ricco’ e colorato in cui ciascuno rappresenta, nella sua individualità, una risorsa e una ricchezza. Lo sfondo grigio, piatto, che caratterizza i continenti vuole esprimere il pensiero che la ricchezza e la bellezza di ogni Nazione non è rappresentata dalle risorse che possiede ma dalle persone che la abitano. E la diversità di queste persone, anziché rappresentare un problema, è ciò che rende il quadro più bello e più vivace”. L’opera è stata realizzata da Elia Fiumicelli.
“Il secondo quadro – ha proseguito Fabbri – raffigura tre donne in cui si riassume simbolicamente l’umanità: esse portano, ciascuna con modalità diverse, una sfera che rappresenta il mondo intero. Anche questa opera contiene valori simbolici: nessuna delle tre donne ha tratti simili ai nostri e ciò vuole esprimere la disponibilità all’accoglienza e all’integrazione; si tratta di donne per ‘portano’ il mondo per far risaltare il ruolo fondamentale che la figura femminile ha nella costruzione di un nuovo modello di società dove le diversità non sono un elemento da eliminare o ‘tollerare’ ma fonte di arricchimento culturale e vero e proprio punto di coesione sociale. Nel quadro, le donne ritratte diventano il simbolo di una nuova maternità, quella che porterà alla nascita di questo nuovo modello sociale fondato sull’integrazione e sul rispetto della dignità della persona”. Quesa opera è stata invece realizzata da Alessandra Cerofolini. Entrambi i ragazzi non hanno nascosto la loro emozione per questo riconoscimento che è insieme artistico e simbolico.
La cittadinanza italiana è regolata ancora prevalentemente dal principio dello ius sanguinis mentre lo ius soli fatica ancora oggi a trovare riconoscimento anche se da parte dell’amministrazione comunale non è mancato l’auspicio che con la prossima legislatura si possa per lo meno riequilibrare tale situazione. Al di là di questo principio “naturale”, i modi di acquisizione della cittadinanza sono essenzialmente tre: a seguito della celebrazione di matrimonio con un cittadino italiano o una cittadina italiana, in questo caso è competente per il conferimento la prefettura; a seguito di regolare e continuativo soggiorno in Italia per 10 anni, in questo caso è la Presidenza della Repubblica l’autorità competente; per i neo 18enni che abbiano soggiornato dalla nascita nel nostro territorio, una possibilità che queste persone possono però utilizzare solo fino al compimento del 19esimo anno di età facendone richiesta. Deputato al conferimento in quest’ultimo caso è il Comune stesso. In qualsiasi modo sia conferita la cittadinanza, il giuramento è una cerimonia che si svolge nella sala ora abbellita grazie ai lavori degli studenti aretini: al neo-italiano si regala la Costituzione repubblicana, a cui giura fedeltà, e si fa ascoltare l’inno di Mameli. Nell’ultimo anno, il 2012, gli atti di cittadinanza, rispetto al 2011 hanno registrato un considerevole aumento di un terzo. Da meno di 200 a 333.

Martedì, 1 Gennaio, 2013