“Ogni problema di salute è una causa di grave preoccupazione per chi lo subisce e la famiglia. Ma è un'intera frazione, Giovi, a vivere in uno stato d'ansia. L'unica via di accesso a un agglomerato di circa 2.000 abitanti, come noto, è chiusa dalle sbarre e divisa in due dalla ferrovia. L'opera prevista, di un sottopasso, che consenta di evitare ai mezzi di soccorso attese anche di 5 minuti non è nei programmi di questa amministrazione. Si parla di costi, problema legittimo ma non esaustivo. In realtà, spiegazioni vere ai cittadini non vengono date. Le risorse, inoltre, già c'erano e in ogni caso si trovano, si attivano canali regionali, si fa di tutto per reperirle se davvero si considera importante un'opera. Personalmente, continueremo nella battaglia, con nuovi emendamenti al piano triennale delle opere pubbliche e al bilancio affinché il sottopasso di Giovi sia finalmente realizzato”.