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“Ghinelli metta a disposizione una sala privata per ospitare l’ipotetico convegno politico dei sindaci della Toscana. La città non è sua ma di tutti gli aretini”

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Nota del capogruppo consiliare di Scelgo Arezzo Marco Donati

“Il sindaco Ghinelli ha dichiarato: ‘intendo mettere a disposizione la mia città per un momento di riflessione ma soprattutto di elaborazione, molto pragmatica, per scrivere un nuovo progetto per l’Italia’. Francamente, oltre a sottolineare quel bruttissimo e inelegante ‘mia’ riferito alla città, aggettivo che ben si confà a una proprietà privata e non certo a una comunità di cittadini, mi sento di invitarlo a fare due cose: la prima è utilizzare una sala privata per il convengo politico che ha intenzione di organizzare. La città, ribadisco, non è ‘sua’ ma degli aretini.

La seconda è onorare il suo mandato amministrativo prima di occuparsi dell’Italia. Ghinelli è a conoscenza che circa la metà dei bambini è fuori dalla graduatoria dei nidi? Che i voucher del decantato progetto ‘Tempo Bello’ si sono tramutati in ‘tempo perso’ per centinaia di famiglie e poi in tempesta tropicale che ha spazzato via la loro pazienza e dignità? È aggiornato sui pesanti fatti di cronaca che si verificano a ogni ora del giorno? Si è accorto dei pesanti ritardi e dei maggiori oneri nei cantieri dei più importanti lavori pubblici come via Fiorentina e via Fabio Filzi? Ai sindaci toscani farà notare in che stato versano le strade cittadine, le frazioni, i parchi pubblici?

Mi sento poi di riferire sulle fibrillazioni della maggioranza che hanno determinato un numero significativamente più basso di voti favorevoli in occasione delle ultime delibere. Tra queste, perfino il nuovo, e tanto agognato, regolamento del Consiglio Comunale, approvato con soli 18 voti, che gli permetterà di continuare a collegarsi ‘a distanza’. La stessa che divide l’amministrazione dai bisogni e dalle necessità dei cittadini”.

Venerdì, 1 Luglio, 2022