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Gestione dei rifiuti e impianto di San Zeno, le domande del Pd dopo il silenzio del sindaco Ghinelli

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Dichiarazione dei consiglieri comunali Alessandro Caneschi e Donato Caporali

Come mai sulla questione di San Zeno non si è ancora espresso il sindaco Ghinelli? Non troviamo ragioni valide per questo silenzio, il progetto condizionerà sia l’area in questione che la città per i prossimi 50 anni, non abbiamo analisi sull’investimento economico previsto, di ben 24 milioni di euro, ancor meno sul futuro ambientale e del sistema rifiuti che questa scelta avrà.

Crediamo che un sindaco abbia il dovere di prendere una posizione in merito, ancor di più se presidente dell’Ato Toscana Sud. Oppure dobbiamo pensare a un Giano Bifronte che, come sulla sanità e altre importanti questioni, in pubblico e sulla stampa prende posizioni contrarie, per poi nei tavoli regionali fare tutt’altro e trattare. Dobbiamo pensare che nonostante l’annuncio di ricandidatura a sindaco, le posizioni espresse contro la Regione Toscana siano politiche e strumentali ad altro, magari a cariche più elevate, piuttosto che al bene dei suoi concittadini?

Perché, caro sindaco, quest'ultimo lo si pratica in tutte le questioni, ad esempio sulla loro salute, quella vera, e in relazione agli effetti che determinate patologie hanno sull’essere umano e da dove derivano.

A tale proposito ci domandiamo come mai non abbia fatto notare ad Aisa Impianti come nella proposta di ampliamento dell’impianto di San Zeno non si prendano in considerazione né i risultati né l’aggiornamento del progetto LIFE HIA21 riguardante gli effetti sulla salute umana realizzato nel 2015 proprio sull’area in questione.
 Tra l’altro, caro sindaco, lei così attento sul tema, dovrebbe anche sapere che l’Unione Europea ha vietato dal 2021 ogni tipo di plastica monouso. Ciò significa che le politiche internazionali sul tema si stanno orientando verso una politica che prevede la riduzione dei rifiuti. Può spiegarci come mai, invece, il progetto in questione prevede un aumento continuo degli stessi?

Infine, sempre così attento a difendere Arezzo da una Regione Toscana sempre “matrigna e cattiva”, è cosciente che consentendo un ampliamento dell’inceneritore di San Zeno, darà la possibilità di accettare anche i rifiuti fiorentini, trasformando Arezzo nel “cestino” della Toscana? Su tutto questo ci domandiamo per quanto potrà rimanere in silenzio, soprattutto in virtù del ruolo che ricopre e ciò che rappresenta.

Mercoledì, 10 Aprile, 2019