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Il futuro della scuola dell’infanzia

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Dichiarazione dell’assessore alle politiche educative, Barbara Bennati

La nuova ipotesi di organizzazione dei servizi comunali 0-6 anni che sarà presentata al Consiglio comunale e al tavolo inter istituzionale, ha una premessa: garantire il diritto ad un'educazione di qualità per il maggior numero di bambini.

Il nostro obiettivo è mantenere l'attuale offerta di posti disponibili che colloca il Comune di Arezzo tra le eccellenze nel nostro paese: rispondiamo al 38% della domanda mentre la media nazionale non arriva all'11%.

Un altro presupposto è il riconoscimento della validità del modello adottato nel 2007, quello del sistema integrato dove una pluralità di soggetti concorrono all’obiettivo di garantire al maggiore numero di bambini il diritto all'educazione. Stato, Comune, Fism e privato sociale lavorano quindi insieme. Sistema integrato che nel 2013 ha registrato con la customer satisfaction, la valutazione dei genitori, giudizi eccellenti tanto per i servizi a gestione diretta che quelli dati in affidamento alle cooperative.

Venendo alla nuova ipotesi di organizzazione, questa scaturisce dal fatto che non è stato possibile effettuare il passaggio di 2 scuole dell’infanzia allo Stato (Pallanca e Acropoli). L’approvazione del Miur, pur favorevole alla proposta, era stata vincolata alla dotazione organica, risultata poi insufficiente.

Il progetto organizzativo proposto, dopo aver considerato i pensionamenti, i congedi per maternità (che saranno 4 per il prossimo anno scolastico), i permessi dei lavoratori per studio e per la legge 104., prevede di procedere all’affidamento di 4 sezioni di scuola dell’infanzia invece che 8 in modo da poter recuperare 9 educatori, di cui 3 prossimi al pensionamento e 6 da ricollocare nelle strutture a gestione diretta.

L’individuazione delle due Scuole (Acropoli e Pallanca) è determinata sia dai pensionamenti previsti già dall’anno scolastico 2014/15 (3 educatori nella Scuola Pallanca e nella scuola di Acropoli), che dalla considerazione che le altre Scuole dell’infanzia sono collegate all’Asilo Nido e possono continuare a sperimentare la continuità educativa del Progetto 0/6 anni.

La scelta di affidare al privato due sezioni di entrambe le Scuole è motivata dalla opportunità di poter garantire, nei limiti della possibile organizzazione, la continuità delle figure “significative” al maggior numero dei bambini accolti.

Nello specifico i bambini che cambiano educatore sono 17 (Acropoli) e 13 (Pallanca), in quanto le altre due sezioni accolgono (sezioni di 3 anni) bambini che devono iniziare il loro percorso educativo.

Per facilitare la relazione di questi bambini con le nuove educatrici sarà garantita la permanenza di una figura di educatore in ciascun plesso fino al mese di dicembre.

L'ipotesi in questione presenta gli indubbi vantaggi di garantire l’attuale offerta di posti, mantenere la gestione diretta di un nucleo pubblico composto da 4 asili nido più 1 sezione (Cucciolo), 3 scuole dell’infanzia e 4 sezioni (2 di Acropoli e 2 di Pallanca), mantenere la titolarità comunale dei Servizi mediante l’affidamento al privato, la stabilità del sistema con il mantenimento dell’offerta sia quantitativa che rispetto alle tipologie orarie, la continuità del progetto pedagogico, il sostegno ulteriore alla qualità dei servizi attraverso la supervisione e il controllo della attività educativa ed infine la circolarità e la condivisione di buone pratiche educative, promossa e facilitata da momenti di scambio e di formazione congiunta.

Domenica, 1 Giugno, 2014