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Il futuro del turismo: la proposta dell’Ordine dei commercialisti e la collaborazione con il Comune

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Lo studio presentato stamani alla Commissione consiliare

Ordine dei commercialisti e Comune: insieme per il futuro turistico di Arezzo.

Questa mattina l’Ordine e la società Localglobal hanno presentato alla Commissione consiliare attività produttive uno studio con i dati e le opinioni dei cittadini e degli operatori impegnati nella cultura e nel turismo.

Il Sindaco Fanfani ha evidenziato come la storia industriale di Arezzo abbia condizionato il più generale sviluppo economico, rendendo la vocazione turistica sostanzialmente marginale. E ha confermato come oggi sia necessario un approccio scientifico e di sistema, ben diverso da quello conosciuto negli ultimi decenni. Ha anche criticato la scelta della Regione Toscana di costituire un’unica agenzia per il turismo che costringe piccoli e medi comuni a fare da soli con risorse sempre più ridotte.

Apprezzamento, quindi, per l’iniziativa dell’Ordine dei dottori commercialisti le risultanze del cui studio – come ha affermato Fabrizio Piervenanzi, Presidente della Commissione consiliare – saranno al centro della collaborazione tra il Comune e i professionisti. E questo nel momento in cui il Comune sta lavorando – il bando è stato appena pubblicato – ad un portale turistico istituzionale.

“I nostri associati – hanno dichiarato il Presidente dell’Ordine dei Commercialisti Fabio Battaglia e il suo predecessore Gino Faralli – sono interessati alla difesa dell’economia del territorio e al suo sviluppo. Il turismo ha solide base nella cultura, nella storia e nell’ambiente di Arezzo nonché nell’operosità della popolazione”. Lo studio dell’Ordine del commercialisti, redatto in collaborazione con Localglobal, sintetizza le risorse turistiche, gli eventi maggiori e le ulteriori potenzialità. Ripropone i numeri del turismo e dà voce agli operatori.

E conclude: “il turismo che sogniamo dovrà essere il risultato di uno sforzo congiunto tra gli operatori e i cittadini. Arezzo ha la forza e le risorse per proporsi come una destinazione turistica in grado di competere con altre realtà locali a lei simili: ciò che le serve è un’intesa, una strategia e una capacità di azione che consentano alla città di recuperare il ritardo accumulato per via di incertezze e scarsa pianificazione, così da trasformare, finalmente, in valore economico il paradigma di Arezzo come città ospitale e luogo di cultura”.

Venerdì, 1 Febbraio, 2013