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Francini: "la vicenda Nuove Acque conferma che Fanfani è solo, il Pd diviso e la città allo sbando"

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Dichiarazione del capogruppo PdL, Francesco Francini

Un uomo solo ma non più al comando. Anche l'ultima vicenda che ha visto il Sindaco di Arezzo uscire politicamente con le ossa rotte dalla battaglia per le nomine in Nuove Acque, conferma la totale assenza di governo della nostra città e l'altrettanto totale incapacità di tutelare gli interessi di Arezzo da parte dell'intera classe dirigente del PD, Sindaco Fanfani in testa.
La sonora bocciatura della candidatura del "bravo" Giuseppe Caroti, che si è chiamato fuori una volta venuta meno l'ipotesi della Presidenza e la conseguente nomina (per giunta a tempo determinato a causa di una palese incompatibilità che la legge farà scattare dal gennaio 2013), fatta all'ultimo minuto del Segretario Generale del Comune di Arezzo, oltre che far emergere eccezionali profili di inopportunità politica, manifestano una gestione della città ormai allo sbando.
Ma davvero tra i 100.000 aretini non c'era qualcuno che avesse curriculum e caratteristiche tali da andare a fare l'amministratore a tempo pieno e con pieni poteri di Nuove Acque, che tanto pesa sulle tasche degli aretini? La battaglia  senza quartiere tra il Sindaco ed il proprio partito non sta producendo rinnovamento ma solo danni per Arezzo che ha bisogno di essere guidata, con idee nuove e con uno sguardo rivolto al futuro, non certo di una continua resa di conti tutta interna alla sinistra. Ma queste primarie tutte nostrane quando finiranno?

Lunedì, 1 Ottobre, 2012