Il capogruppo PdL: “paghiamo gli errori e le debolezze del Pd aretino”
Se il Sindaco di Arezzo vuole combattere la battaglia per la Provincia ha bisogno che l’intero consiglio comunale sia con lui e noi siamo disponibili a fare la nostra parte. Si convochi con urgenza il parlamentino locale e dopo la discussione si approvi una mozione che dia sostegno politico all’azione del primo cittadino nella contesa politica contro il Governatore e nel rispetto della legge, senza chiedere la luna ma semplicemente quello che spetta al territorio aretino e cioè la leadership del sud della Toscana. Ormai non si tratta più di in tecnicismo istituzionale. Il Presidente della Giunta regionale ha offeso gli aretini dicendo di preferire Siena perché è un interlocutore forte e credibile, riducendo a debole e ondivaga Arezzo. Rossi ha dichiarato di aver già fatto la proposta al Governo in barba alla legge e alle commissioni regionali. Chiediamo al sindaco di Arezzo di difendere concretamente, e non con il solito comunicato tanto sdegnato quanto velleitario, la storia, l’operosità, l’intraprendenza dei suoi concittadini. Non è vero che la regione ci odia. La verità è che il PD aretino è talmente debole che non riesce neanche a ritagliare un posto in una commissione per i suoi amministratori e talmente povero di idee da non riuscire a fare da sponda alle nostre categorie economiche e produttive che hanno avanzato risposte interessanti. Ora è il momento che si faccia sentire, con atti politicamente concreti, il sindaco della città capoluogo perché la legge lo chiama direttamente in causa: se vuole può mettersi di traverso rispetto al progetto di Rossi perchè la deroga alla legge nazionale è possibile solo con l’accordo degli amministratori interessati, come stabilisce il comma 4bis dell’art 17 del decreto sulla spending review. Fanfani dimostri di essere un politico di razza e un uomo risoluto ergendosi sopra il nulla del suo partito contro il tutto del governatore, per il bene dei suoi cittadini e di tutto il territorio.
Mercoledì, 1 Agosto, 2012