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Francini: “Le dimissioni? Solo un regalo al Governatore Pd che ha offeso Arezzo”

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Dichiarazione del capogruppo Pdl, Francesco Francini

Minacciare ipotetiche dimissioni non serve a niente, solo a lasciare il campo di “battaglia” agli avversari. Anche se le dimissioni fossero vere, avrebbero quale unica conseguenza l’effetto di occupare le prime pagine dei giornali senza alcun risultato concreto per il territorio.
Le dimissioni in verità sarebbero un atto di resa politica imperdonabile, o peggio ancora il tentativo di sottrarsi alle proprie responsabilità e a quelle del PD che, è bene ricordarlo, ha permesso al Sindaco di vincere le elezioni. Il capo di una amministrazione esemplare nell’immobilismo, la cui unica ragione sociale è stata quella di ricercare in maniera spasmodica equilibri di palazzo necessari alla mera sopravvivenza, che si trova ad affrontare  un momento di difficoltà, invece di mettersi alla testa delle migliori energie della città che fa? Si alza e se ne va. Sarebbe come se un padre di famiglia, davanti ad una malattia o ad un tracollo economico invece di chiamare a raccolta moglie e figli e dire “insieme ce la faremo”, prendesse cappello e dicesse “arrangiatevi io vado a cercare fortuna altrove”. La complessità del quadro istituzionale, che lo stesso sindaco ricorda, richiama tutti i livelli, ma soprattutto quelli più vicini ai cittadini, alla responsabilità non alla fuga (o alla minaccia di fuga), alla proposta e all’azione concreta. Per questo insistiamo nel richiedere la convocazione del consiglio comunale in brevissimo tempo, per difendere la dignità, la storia, l’economia e gli interessi della nostra città con atti concreti. Se il Sindaco non se la sente lo dica chiaramente, senza infingimenti, la città saprà comunque reagire, come hanno dimostrato le tante dichiarazioni di questi giorni dei rappresentati economici, del mondo bancario e del commercio. Noi siamo disponibili, per quanto ci compete, a farsi carico delle legittime istanze del territorio aretino.   

Mercoledì, 1 Agosto, 2012