Personalmente non mi avevano sorpreso più di tanto le dimissioni di Raul Barbieri dal suo incarico. È da più di due anni che in Consiglio Comunale facciamo vani appelli per trovare una soluzione alla drammatica situazione economica in cui versa Arezzo Fiere ma le risposte che sono arrivate dalla Giunta Fanfani sono state vaghe e fumose.
Ma forse giova ricordare, giusto per fare un esempio, che l’amministrazione comunale è stata in gran parte inadempiente sotto il profilo economico, in quanto non ha corrisposto la quota
di competenza relativa all’aumento di capitale sociale, come invece più volte richiesto dal Consiglio di Amministrazione dell’Ente.
Quello che invece è un vero e proprio scossone sono le dimissioni da presidente di Mauro Pallini. Ma ci ricordiamo come il sindaco e il presidente della provincia si erano impuntati sulla nomina del Presidente giusto pochi mesi fa, litigando praticamente contro tutto e tutti, opponendosi a ogni parola delle categorie economiche e della Camera di Commercio? Ed ecco che la Regione Toscana aveva accontentato queste manifestazioni di enfasi nominando un mero commissario liquidatore, perché questo Fanfani e Vasai avevano chiesto e ottenuto.
Ma poi nessuno sapeva esattamente quello che sarebbe successo dopo la fantomatica scissione di Arezzo Fiere tra società immobiliare e società di gestione, che Fanfani presenta come l’Eldorado: di sicuro raddoppiavano cda, i nominati, ombre e veleni. Giustamente, qualsiasi persona di buon senso e volenterosa, vedendo questa confusione intorno a se, decide di salutare e migrare verso altri lidi. Così Barbieri.
Annotiamo che perfino chi doveva avallare questa operazione adesso decide di gettare la spugna lasciando sindaco e presidente della provincia con un palmo di naso. Che lungimiranza anche questa volta avete dimostrato nel creare un contesto schizofrenico!
