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Festival nazionale teatro spontaneo: XX edizione

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Appuntamenti al Centro di Aggregazione Sociale Fiorentina

Il Festival Nazionale di Teatro Spontaneo, la manifestazione teatrale che caratterizza la primavera aretina, nella sua XX edizione, regalerà agli amanti del palcoscenico spettacoli di alta qualità artistica, grazie a compagnie provenienti da molte regioni italiane: Lazio, Veneto, Marche, Toscana e Campania.

“Da un felice intuizione oramai del 1996 - ha sottolineato l'assessore Barbara Bennati - è nata questa manifestazione per promuovere esperienze di teatro popolare. L'aspetto più innovativo è stato fin da subito quello di uscire dalla consuetudine di fare teatro a teatro a favore di spettacoli diretti a una platea più vasta possibile, dai giovani ai meno giovani, dalle casalinghe alle famiglie. È oramai un evento di tutta la città che rilancia il ruolo dei centri di aggregazione sociale che dopo la fine delle circoscrizioni si pongono come spazi essenziali della vita comunitaria”.

“Lo sforzo per il centro di aggregazione sociale - hanno dichiarato il suo rappresentante Franco Guidelli e Donato Caporali dell'Arci - è enorme, anche economico. Il centro non ha grandi risorse, ma le convogliamo tutte in questo evento per il quale, attualmente, lavorano 68 persone”.

Il direttore artistico Sandra Guidelli: “otto le serate a concorso ma undici gli spettacoli: dal teatro sociale al dialetto chianino. Chi porta i classici, potrà pure chiamarsi 'compagnia dilettantistica' ma poi dimostra una qualità da poter competere con i professionisti. L'aspetto artistico è importante ma ricordo che con questo evento, in questi due decenni, si è creato un pubblico di cittadini disponibili all'ascolto. Dunque, buon teatro a tutti”.

Anche quest’anno il Festival sarà a ingresso gratuito e si svolgerà ogni venerdì alle 21,15 al Centro di Aggregazione Sociale Fiorentina, Via Vecchia 11 (dentro porta San Clemente). Otto saranno le compagnie in gara che si contenderanno il premio per il miglior spettacolo in lingua italiana e in vernacolo, oltre ai premi per il miglior attore e la migliore attrice decisi dalla giuria di esperti. Altri ambiti premi sono quello di gradimento del pubblico e quello alla regia dedicati rispettivamente a due pilastri della manifestazione: Mauro Nocentini e Attilio Vergni, morto prematuramente lo scorso anno. Molte delle opere a concorso sono frutto di drammaturghi contemporanei italiani, caratterizzati da un forte senso dello humour, come Antonella Zucchini, Bruno Alvino, Pietro Romagnoli e Gaetano Troiano - gli ultimi tre sono anche registi - e di stranieri di fama mondiale quali Pascal Quignard e Roger Ruef. Non potevano mancare autori classici come Eduardo De Filippo con “Natale in casa Cupiello” (venerdì 24 aprile) e Victor Hugo con “Notre Dame de Paris”, da cui la bravissima Roberta Costantini ha tratto l’imperdibile spettacolo “La Cattedrale” (venerdì 15 maggio), vincitore di numerosi riconoscimenti internazionali.

Il Festival è già partito con due serate fuori concorso, dedicate al teatro sociale con la compagnia di ragazzi e adulti, diversamente abili e non, “I Contaminati” di Barbara Peruzzi e con una versione della “Mandragola” di Machiavelli, tradotta in dialetto chianino da Giulio Vignoli, regista della compagnia di Montagnano. Terminerà il 22 maggio con la serata di premiazione, presentata dal giornalista Luca Caneschi, dal presidente Sergio Franchi e dalla direttrice artistica Sandra Guidelli. Durante la festa finale si esibirà la Compagnia Primancera, diretta da Moreno Betti, nello spettacolo “Le comiche”, testi di Eduardo de Filippo, Lunari, Wolinsky, Claude Bretecher, Fabrizi, Pietro de Vico, Nino Taranto.

Prossimo appuntamento: venerdì 13 marzo. Una cicogna che tarda a portare i suoi frutti, i malevoli pettegolezzi dei paesani curiosi, vecchi screzi familiari che tornano a riaccendersi, il tutto condito dalla irresistibile simpatia del dialetto maceratese: ecco gli ingredienti dello spettacolo “Che carogna la cicogna!” messo in scena dalla compagnia Teatrale G. Lucaroni di Mogliano (Mc).

Le altre date, oltre a quelle suddette, sono: venerdì 20 marzo con “La panacea di tutti i mali” di Antonella Zucchini, regia di Michele Coppelli. Venerdì 27 marzo, “Nun la voglio mmaretà!” di Gaetano Troiano, che firma pure la regia. Venerdì 10 aprile, “E tutti risero felici e contenti”, di Bruno Alvino, che è anche regista. Venerdì 17 aprile, “Hospitality suite” di Roger Rueff, regia di Antonio Moselei e Bruno Alvino. Venerdì 8 maggio, “Una pura formalità” di Pascal Quignard, regia di Alfredo Scarpato.

Domenica, 1 Marzo, 2015