Dichiarazione dei consiglieri comunali Pd, Donato Caporali e Andrea Gallorini
Risale a pochi giorni fa il nuovo Piano territoriale di coordinamento provinciale, strumento che viene aggiornato dopo 20 anni alle nuove esigenze urbanistiche e paesaggistiche dei territori, in cui si inserisce l’individuazione dell’area e del tracciato della nuova ferrovia Arezzo - Sansepolcro. Come consiglieri promotori di un atto di indirizzo approvato all’unanimità dal Consiglio Comunale e ripreso poi da molti Comuni dell’alto Tevere umbro e toscano per la realizzazione di questa importante infrastruttura ferroviaria, riteniamo fondamentale che sia stata inserita nel piano provinciale tale previsione. Un nuovo collegamento ferroviario che potrà, nel breve termine, unire Arezzo con la Valtiberina e l’Italia centrale e, a medio-lungo termine, con la costa adriatica acquisendo così particolare importanza per il traffico merci.
Con rammarico però siamo costretti a segnalare che contrariamente alle attese, il Comune di Arezzo non ha adeguato il piano strutturale e il piano operativo. Non al piano della Provincia, non al nostro atto di indirizzo, non alle precedenti proposte progettuali della ferrovia Arezzo - Sansepolcro.
In particolare ci preme segnalare che il tracciato e l’area oggetto di vincolo, in riferimento alla parte a nord-est di Arezzo, risultano in gran parte compromessi da nuove infrastrutture stradali e nuove edificazioni commerciali. Rimangono in tale zona, a oggi, poche soluzioni praticabili che non interferiscano con edifici e altro di recente realizzazione. Rivolgiamo quindi all’amministrazione comunale e al sindaco Ghinelli un appello affinché inserisca e adegui, senza più alcun indugio, il piano strutturale del Comune di Arezzo al Piano territoriale di coordinamento provinciale, inserendovi il suddetto progetto ferroviario e prevendendo i conseguenti vincoli di inedificabilità assoluta.
