Sabato 13 dicembre alle ore 10 alla Casa delle Culture ad Arezzo è stato organizzato da Cesvot in collaborazione con il Comune di Arezzo il laboratorio di studio dal titolo “Il volontariato si confronta con i nuovi italiani. L’inclusione attraverso la dimensione generazionale e di genere: applicazione del modello di fare rete”, rivolto alle associazioni straniere e “non” del territorio aretino.
Saranno presenti l’assessora Stefania Magi, il Presidente della Delegazione CESVOT Arezzo Leonardo Rossi, Andrea Salvini docente dell’Università di Pisa, Sandra Gallerini responsabile Settore Ricerca Cesvot.
Il Laboratorio vuol essere una risposta alle esigenze espresse dal volontariato e raccolte nella ricerca “Città e migranti in Toscana” (Quaderno Cesvot n° 59) per favorire spazi di incontro e conoscenza tra le associazioni straniere e “non” a livello regionale, ma anche per farsi conoscere e poter manifestare al Cesvot e alle Istituzioni le proprie aspettative e proposte in tema di inclusione sociale.
Il Laboratorio ha tre obiettivi: il primo è quello di offrire l’opportunità a tutte le associazioni partecipanti (di e per immigrati) di riflettere e lavorare assieme nel realizzare un progetto sui alcuni temi, al fine di porre la basi per attuare un network associativo funzionale allo sviluppo di una sussidiarietà orizzontale. Il secondo è finalizzato a porre le precondizioni affinché si costituisca una associazionismo fra, ovvero basato non sulla nazionalità, quanto su elementi identitari come l’appartenenza di genere o generazionale, oppure su particolari issues (quali il diritto alla salute, l’istruzione, la città cosmopolita, ect…). Il terzo si propone di avviare esperienze di conoscenza e di progettazione. I temi affrontati nella prima parte del Laboratorio sono stati il “Rapporto tra rappresentati e rappresentanti consolari” e “La domanda di città cosmopolita”.
Sabato 13 dicembre sarà invece affrontato il tema del “fare rete”.
