Martedì sera, presso la sala del Consiglio Comunale di Arezzo, è stato definitivamente scalzato dalla sua poltrona il Sindaco Fanfani. La chiave di lettura che questo atto ha comportato si presta a molteplici letture, tutte sicuramente molto negative per l’ex Sindaco e per la sua maggioranza targata PD.
Innanzitutto, confermando in pieno la sua linea politica mediocre e irresponsabile, Fanfani, in quanto nominato da un altro organo a una carica incompatibile con la sua carica di Sindaco, si doveva personalmente e responsabilmente dimettere e non chiedere al Consiglio Comunale di farsi sfiduciare. Con questo atto egli ha rifuggito alle sue responsabilità e ha chiesto ad altri di togliergli le castagne dal fuoco. Troppo furbo!
Seguendo la bruttissima abitudine dei politici un po’ sgamati, appena avuta la possibilità, anche lui ha preferito lasciare il posto da Sindaco per un altro tipo di incarico sicuramente molto ben remunerato e molto meno faticoso. Ora, voglio ricordare che questa maggioranza ha un vizio e cito a memoria: il primo fu Roberto Banchetti, che nell’aula tuonò, a una precisa e puntuale interrogazione, che lui mai e poi mai avrebbe lasciato il suo posto da assessore. Bum! Appena arrivata la possibilità, via verso nuovi e ben più prosperosi lidi. Poi fu la volta di Marco Donati, assessore al bilancio, supervotato, anche lui alla vista di un seggio a Roma, via in fuga e pazienza. Ancora: Lucia De Robertis. Anche lei all’epoca assessore, preferì “sacrificarsi” e andare in Regione. Alla minima occasione, ciao a tutti, ho meglio da fare.
Infine Giuseppe Fanfani, che prima di andare via ci lascia una città devastata dalla crisi del lavoro, completamente abbandonata a se stessa, sporca e malmessa, insicura, dove spadroneggiano ladri, spacciatori di droga, prostituzione e assassini a piede libero, traffico caotico e un immobilismo politico e amministrativo che fa semplicemente accapponare la pelle.
Ecco, noi siamo amministrati da questi signori, gente che prima chiede il voto promettendo questo mondo e quell’altro e poi alla prima occasione buona ci lascia cantando: “mi dispiace, devo andare, il mio posto è là...”, il famoso successo dei Pooh. Io ci vedo tanta ipocrisia.
In ultimo: in tre anni e mezzo questa amministrazione non ha fatto praticamente nulla per Arezzo, se non deprimerla ancora di più, ed è venuta a dirci che nei prossimi sei mesi bisognava evitare il commissario perché è brutto e cattivo e non sarebbe proseguita la fondamentale azione politica a salvaguardia della cittadinanza... fatemi il piacere, vivrete sei mesi di campagna elettorale, inaugurando tutto l’inaugurabile senza tenere a cuore gli interessi degli aretini ma solo i vostri ai fini di una rielezione. Sicuramente un commissario avrebbe fatto meglio di voi.