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Fanfani: “Camera di Commercio, fondamentale è un programma condiviso con gli enti locali”

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Dichiarazione del Sindaco: “Secondaria la questione della Presidenza”

Ho assistito con attenzione al dibattito che si è sviluppato tra le categorie economiche sulla futura Presidenza della Camera di commercio. Ho preso anche atto della divisione tra le rappresentanze e dell’articolazione di possibili maggioranze. Mi sia quindi permesso di esprimere alcune valutazioni.

Rispetto ovviamente il ruolo istituzionale della Camera di Commercio e, internamente ad essa, quello svolto dalle singole categorie economiche che, per legge, la formano e nella sostanza la sostengono economicamente. Rispetto quindi il diritto di individuare il Presidente nell’autonomia propria del sistema economico.E su questo non intervengo.

Osservo tuttavia come debba essere fatto da tutti gli attori uno sforzo unitario per l’individuazione di una figura che, traendo la forza da un’ampia o unanime designazione, abbia poi la possibilità di tradurla in autonomia di pensiero e di azione, in funzione del bene comune che deve presiedere ad ogni scelta.

Osservo anche che la situazione economica nella  quale versa la nostra provincia,  non diversamente, dalle altre, è talmente difficile da aver bisogno di una direzione forte che sia interpretativa di un programma il più possibile condiviso.Ed e proprio sul tema del programma che l’attenzione deve incentrarsi. Quello del Presidente è importante ma secondario. Il principale e ineludibile è la crisi economica e le azioni da compiere per affrontarla e possibilmente superarla nella maniera migliore possibile.

Ma questo obiettivo non  può essere raggiunto senza il contributo degli enti locali, e tra questi il Comune e la Provincia che hanno massimo interesse ad essere attori di un programma di interventi ai quali, oltretutto, sono quotidianamente sollecitati dalla popolazione e dai portatori di interessi imprenditoriali.

Auspico quindi un allargamento del tavolo di decisione, esteso a Comune e Provincia nel quale elaborare un programma condiviso  di interventi che, mai come adesso, diviene essenziale e al quale dare esecuzione assieme perché  nessuno può  immaginare di dare da solo risposte confacenti.

I temi sono talmente grandi da non aver bisogno di elencazione e coinvolgono il lavoro, il sostegno all’imprenditoria, il sistema delle infrastrutture, il territorio, il turismo, il sistema selle relazioni istituzionali, le priorità della spesa. La risoluzione anche solo di alcuni di questi,  potrebbe  essere motore di rilancio della nostra economia. Ma questo risultato presuppone una sinergia tra tutti gli attori economici e istituzionali, una grande unità di intenti e una decisa volontà di attuazione.Il Comune di Arezzo per  questo è fin da ora disponibile come sempre lo e stato.

Sabato, 1 Giugno, 2013