Nonostante la stagione estiva, le scuole non sembrano portare molto sereno sui cieli dell’amministrazione Tanti-Ghinelli. Dopo Matrignano, ecco l’avviso di selezione pubblica per titoli per la formazione di una graduatoria per assunzioni a tempo determinato di educatore di servizi per l’infanzia che scade oggi. Un avviso ‘esclusivo’ che penalizza chi è in possesso della laurea in scienze dell’educazione, conseguita peraltro ad Arezzo, e che è costretto a presentare ricorso. Oltre a esprimere la personale solidarietà per queste persone, intendo allargare il discorso con un auspicio per il futuro.
Alla luce delle novità normative e a leggere le recenti dichiarazioni della stessa assessore Tanti del 23 agosto, sulle necessità di superare il cosiddetto profilo unico professionale per il ruolo di educatore del nido e della scuola materna e addivenire così a due fattispecie di insegnanti, mi auguro che dalle parole si passi ai fatti e che gli eventuali prossimi concorsi del Comune di Arezzo si adeguino a questo indirizzo.
Grazie a esso, opportunamente, si sceglierebbe di diversificare in profili distinti quello che adesso è un insegnante unico dei servizi educativi per il quale è necessariamente richiesta la laurea in scienza della formazione primaria. E permetteremmo di rientrare in gioco proprio ai laureati in scienze dell’educazione che fanno, fin dal corso di studi, una scelta di valorizzazione della città.
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