Voglio sentitamente ringraziare chi nei giorni scorsi mi ha salvato la vita e chi mi ha fatto tornare più in forma che mai: gli angeli salvatori e gli angeli custodi. I primi sono gli operatori sanitari del pronto soccorso e del reparto di medicina d’urgenza dell’ospedale San Donato guidati
dal dottor Giovanni Iannelli, che mi hanno salvato la vita con il loro tempestivo intervento, accudito e tenuto sotto osservazione per le prime fondamentali 24 ore.
Gli angeli custodi sono invece i medici, gli infermieri e gli operatori socio-sanitari del reparto
malattie cardiovascolari di Arezzo, coordinati dal dottor Leonardo Bolognese, che per ben 13 giorni mi hanno tenuto in osservazione e sottoposto a numerosi accertamenti ed esami diagnostici per indagare sulle cause del mio malore e per mettere a punto una cura che potesse evitare ricadute future. A tutti loro va il mio sentito ringraziamento e l’augurio di poter continuare a lavorare ai livelli che hanno condotto questi due reparti a essere delle
eccellenze di cui noi aretini possiamo andare fieri.