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Due grandi mostre a Palazzo Chianini Vincenzi e a Sant’Ignazio: inaugurazione venerdì 26 ottobre dalle 18,30

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Una collettiva dedicata alla lingua “visiva” e una personale dedicata alla spazialità di Roberto Crippa

Entrambe curate da Fabio Migliorati, si inaugurano venerdì 26 ottobre due nuove mostre volute dall’assessore alla cultura del Comune di Arezzo Pasquale Macrì.

Si tratta di “SPAZIO PAROLA” a Palazzo Chianini Vincenzi, inaugurazione alle 18.30, e “FORMA MATERIA” presso la sala Sant’ Ignazio, inaugurazione, a seguire, alle 19.

La prima mostra durerà fino al 25 novembre, la seconda fino al 2 dicembre. Entrambe sono a ingresso libero.

“Dopo la grande mostra dedicata a Giuseppe Chiari - sottolinea Pasquale Macrì - si è deciso di approfondire la riflessione sulla lingua che diventa uso visivo, attraverso l’occasione offerta da SPAZIO PAROLA, collettiva che riunisce il lavoro di cinque artisti specialisti dell’azione intorno alla poetica visiva: Giuseppe Chiari, Emilio Isgrò, Eugenio Miccini, Lamberto Pignotti, Ben Vautier. Circa trenta opere, dagli anni Sessanta ai nostri giorni, parte della collezione Armanda Gori di Prato: le sculture tv di Chiari; i libri cancellati di Isgrò, anche per l’operosità assurda e paradossale di formiche o api disegnate; i vivaci collages di Miccini; i messaggi politici negli slogan di Pignotti; la spessa ironia in tubetto di Ben, su monocromia nera e rossa oppure sui riassunti di progetti metropolitani a fumetto. Con SPAZIO PAROLA Arezzo diventa una città sempre più aperta ai linguaggi differenti e alle contaminazioni, si arricchisce nella conoscenza del vocabolario dell’arte contemporanea. In questi artisti, la rappresentazione pittorica non è più esercizio di tecnica ma profusione di idee, le idee della parola, della scrittura. Isgrò va addirittura oltre e dopo avere apposto la parola sulla tela, la cancella, quasi a volerla proteggere. Non posso non ricordare che Isgrò ha donato ad Arezzo le due splendide installazioni che cingono il palco del Teatro Mecenate e che riproducono la frase di Shakespeare che per decenni ha sormontato il Politeama: è il mondo intero una ribalta”.

Alla inaugurazione, saranno presenti l’assessore Pasquale Macrì; Aldo Marchi e il figlio Leonardo per Armanda Gori Casa d’Arte; Fabio Migliorati, critico d’arte e direttore per le attività espositive del Comune di Arezzo.

È proprio Migliorati a introdurci alle seconda mostra: “dopo Lucio Fontana e ‘INformale’ di Antonio Corpora ed Emilio Scanavino con FORMA MATERIA approfondiamo la riflessione sulla tematica ‘spazialista’. L’esposizione, dedicata a Roberto Crippa, in collaborazione con Galleria Giraldi di Livorno, presenta 25 opere dal 1957 al 1972, anno della tragica scomparsa dell’artista durante un volo acrobatico con il suo aereo. La morte prematura di Crippa, aveva solo cinquantuno anni, ha bruscamente interrotto la sua creazione artistica. Crippa vantava mostre a Madrid, Bruxelles, Parigi e New York. Aveva frequentato l’Accademia di Belle Arti di Brera, con Carlo Carrà, Aldo Carpi, Achille Funi e, dal 1948 al 1958, partecipato a tutte le Biennali di Venezia, a cui era presente anche nel 1964, 1966, 1968. Fu tra i firmatari del ‘Manifesto del movimento spazialista’ con Fontana, Dova, Peverelli, Milani, Guidi, Joppolo, Baj. Pilota dell’aeronautica, già nel 1962 era precipitato con l’aereo riportando la frattura di entrambe le gambe. FORMA MATERIA ricorda un artista sincero, dedito alla vita creativa con ogni forza; un autore libero, severo e rigoreso, intransigente per coerenza e risoluto nel proprio intento. Dopo Lucio Fontana, Antonio Corpora, Emilio Scanavino, mancava Roberto Crippa… ora Arezzo ha potuto conoscere l’Italia della Spazialità: una dimensione che dalle stelle giungeva all’atomo e dall’infinito dell’immensità all’uomo”.

Alla inaugurazione, accanto a Macrì e Migliorati parteciperanno Fabrizio Giraldi con i figli Dario e Marco.

Lunedì, 1 Ottobre, 2012