Il 2012 sta per chiudere anche in termini di bilancio comunale. È tempo dunque di verifiche sulle decisioni assunte nel corso dei 12 mesi dalla Giunta. Nell’anno più difficile per i conti sia dello Stato che degli enti locali, il Comune di Arezzo ha dovuto fronteggiare sostanziosi tagli ai trasferimenti. La nostra filosofia è stata non di accettare supinamente la situazione ma di operare scelte lungimiranti al fine di migliorare e rendere efficiente la macchina comunale. L’articolo di Gianni Trovati su “Il Sole 24 ORE” del 24 luglio ci colloca tra le città più risparmiose d’Italia. Questo ci ha consentito di fare scelte meno onerose per i cittadini sulle tariffe e sulle imposte. I dati attuali ci dicono che il Comune di Arezzo, in merito all’IMU è sotto la media nazionale per le aliquote sia sulla prima che sulla seconda casa. Se il gettito IMU è stato inoltre utilizzato da gran parte degli enti locali per coprire i tagli ai trasferimenti, il Comune di Arezzo lo ha fatto in misura minore grazie a importanti interventi di riduzione della spesa.
Il Comune ha deciso di lasciare invariata l’addizionale Irpef, cresciuta invece in tante altre realtà, non ha proceduto a introdurre la tassa di soggiorno, con il chiaro intento di non scoraggiare i flussi turistici, e non ha aumentato il costo dei servizi erogati, dai nidi al sociale e agli impianti sportivi.
Ma non ci siamo limitati a questi atti visto che se dobbiamo guardare al futuro occorre lasciare per gli anni a venire un Comune solido con un bilancio in equilibrio: non posso non citare l’ultimo assestamento di novembre che ha visto ridurre fortemente l’indebitamento attraverso l’estinzione anticipata dei mutui.
Cosa ci proponiamo per il 2013: innanzitutto tentare di contenere il più possibile la pressione fiscale locale su cittadini e imprese, quindi porre in atto un’azione politica in sede Anci affinché l’associazione ponga con forza al futuro governo l’esigenza di rivedere l’IMU.