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Disco verde al bilancio comunale

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Razionalizzazione delle spese e mantenimento dei servizi

 

 

Le idee

 

Il bilancio è stato presentato dal vice Sindaco Stefano Gasperini: “ancora una volta siamo di fronte a incertezze a noi estranee. Due gli elementi di principio che guidano la nostra azione. Il primo è che non abbiamo un atteggiamento passivo e intendiamo lavorare con l'Anci per chiedere allo Stato centrale la riforma delle autonomie locali: va individuato un nuovo modello e vanno ripensati i servizi, i modelli gestionali e quelli di controllo.

Il secondo principio è quello della collaborazione tra tutti i soggetti che operano, a vario titolo, sul territorio. Non abbiamo quindi inasprito le imposte ma rimodulate Irpef e Imu e siamo intervenuti sulla Tosap per i cantieri nel centro storico

Con questo bilancio l’amministrazione comunale prosegue sulle strada della razionalizzazione e riduzione delle spese. Pensiamo non solo alle limature per le quali, ormai, ci sono veramente pochi margini ma soprattutto a progetti di lungo respiro come il VoIP per dare un taglio alle spese telefoniche e la razionalizzazione delle sedi comunali nell’ottica di fornire un miglior servizio al cittadini, continuando nell’accorpamento e nel miglioramento delle performance energetiche degli edifici. Piena garanzia dei servizi alla persona, in primo luogo a bambini, anziani, non autosufficienti. E un forte impegno nel contrasto all’evasione fiscale. Rimane ovviamente aperto il capitolo degli investimenti, soprattutto in manutenzione straordinaria per far fronte alla riduzione delle risorse disponibili per le manutenzioni ordinarie. Non mancheranno investimenti in opere pubbliche strategiche e tecnologiche”.

 

 

I numeri

 

Il bilancio di previsione 2013  presenta un importo complessivo di 143 milioni e 873mila euro di cui 83 milioni e 380mila euro in spesa corrente. 30 milioni i milioni di euro in investimenti. Per quanto riguarda le spese correnti, dopo amministrazione e territorio, la voce più consistente è per il sociale (quasi 11 milioni che rappresentano il 13%). Seguono la scuola (7 milioni e 200mila e quindi l'8,3%), viabilità e trasporti (circa 6 milioni di euro)

Il gettito complessivo Imu ammonta a 31 milioni e la Tares a 17 milioni e 864mila euro

 

 I commenti

 

Alessio Mattesini (PdL) ha presentato un emendamento chiedendo una riduzione delle spese della Giunta, in modo particolare dell'indennità di Sindaco e assessori. Chiesta anche una riduzione della spesa per  Icastica. Negli intenti del proponente, la cifra così ottenuta dovrebbe essere destinata al capitolo del sociale in particolare al servizio di trasporto di disabili e anziani e in aiuto alle agevolazioni per i canoni di locazione.

 

Marco Tulli (Sel) ha parlato di “trasparenza” e “traslucenza”. “Quest'ultima viene fuori da un materiale opaco: quello che c'è dietro non si vede.  Il bilancio di una città non può essere traslucente: è opaco e assolutamente illeggibile e quindi inutile. Tutti devono sapere dove vanno a finire i soldi. Ha chiesto “maggiore equità e attenzione a determinati capitoli e servizi prioritari, essenzialmente quelli legati al sociale”. Ha sollecitato lo spostamento di tutti gli importi non ancora impegnati per incarichi professionali, a favore del settore sociale (spese a sostegno dei minori, contributi a sostegno degli indigenti, progetti e servizi per portatori di handicap, contributo a sostegno di anziani in difficoltà) e al finanziamento delle esenzioni del pagamento della Tares per le persone indigenti. Le stesse categorie sociali, infine, dovrebbero essere destinatarie anche dei fondi ottenuti grazie alla riduzione del 20% degli indennizzi di Sindaco, Giunta e Presidente del Consiglio Comunale.

 

Roberto Bardelli (PdL): “questo bilancio è solo ragionieristico e non ha un'anima, non rappresenta una linea politica, non evidenzia un'idea di città. Un esempio? Solo 480mila euro per il turismo. La nostra città è già affondata per metà e di questo la Giunta non se ne accorge o non è in grado di affrontare i problemi. Questa Amministrazione e questa maggioranza non fanno nulla per cambiare la situazione. Sarebbe necessario un bilancio per dare slancio alla città. Invito tutti a non guardare solo l'albero ma l'intera foresta”.

 

Roberto Barone (IdV) ha dato lettura del testo di un circolo che curava i campi solari per i bambini e che è stato costretto a cessare l'attività. La nostra Amministrazione non fa più politica ma solo ragioneria. Quali solo le scelte politiche? Sempre le stesse: mantenere lo status quo. La Giunta lavora quindi sulle entrate: Imu, Irpef, Tosap, Tares, Su questo fronte, dalle aziende partecipate arrivano sempre meno risorse.

 

Daniele Farsetti (M5S) ha riproposto l'atto d'indirizzo per la formulazione del bilancio sociale dell'Ente: “è l'esito di un processo nel quale l'Amministrazione rende conto delle risorse e dei risultati raggiunti e mette i cittadini nelle condizioni di verificare l'esito del lavoro svolto”.

Quanto al bilancio “questo è il frutto di un'amministrazione svogliata e non impegnata a risolvere i problemi. Le entrate tributarie aumentano in maniera veramente notevole. Interessante la riflessione sul fortissimo calo delle entrate dalle aziende partecipate: non abbiamo né diminuzione di tariffe né maggiori risorse per il Comune. Non ci convince il mantra della riduzione dei trasferimenti statali. Le famiglie sono costrette a pagare di più i servizi scolastici: un panorama desolante. Tagliati i fondi alla cultura e alla biblioteca. Riduzioni di risorse anche per il sociale. Per l'energia elettrica sarebbe opportuno valutare il ritorno alla gestione diretta. Manca una visione organica del futuro della città.

Farsetti ha poi presentati alcuni emendamenti: gli oneri di urbanizzazione secondaria relativi a chiese e istituti religiosi vadano a prestazioni di servizi alla persona; il fondo grandi eventi sia ridotto a favore delle scuole; siano ridotti i fondi per la manutenzione delle telecamere a favore delle frazioni.

 

Luigi Scatizzi (Popolari per Arezzo). Ha formulato un atto d'indirizzo che punta a considerare non solo il Pil ma anche il benessere dei cittadini nella valutazione dei progetti amministrativi e dei bilanci. Ha quindi proposto che la Giunta chiarisca quanta parte della risorse è destinata al funzionamento della macchina comunale e quanto al benessere dei cittadini. Quante risorse per il sociale e per lo sviluppo sostenibile della società.

Quanto al bilancio presentato dalla Giunta “è molto tecnico e di tipo finanziario, poco adatta ad una lettura dei consiglieri e dei cittadini. La politica appare estranea alle scelte di bilancio: il bilancio 2013 è sostanzialmente eguale a quello del 2012, come se non fosse accaduto nulla. E' calata ancora la spesa per il sociale e questo mentre il settore era e rimane quello fondamentale.

 

Matteo Bracciali (Pd). “Con le decisioni su Imu, Irpef e bilancio, il percorso amministrativo ha consentito un diverso rapporto tra maggioranza e minoranza. Gasperini si è dimostrato molto attento alle prerogative del Consiglio. Oggi viene presentato un bilancio che garantisce continuità amministrativa, trasparenza e coerenza in funzione delle esigenze e dei bisogni dei cittadini. Dobbiamo leggere la realtà con occhi differenti rispetto al passato: dobbiamo misurare il bilancio in relazione al benessere dei cittadini. Sono quindi fondamentali le scelte strategiche. Siamo chiamati ad operare per un benessere equo sostenibile che faccia perno sulla qualità della vita delle persone e dell'ambiente nel quale queste vivono.

 

Roberto Ruzzi (Lega Nord).  “Questo è un bilancio fotocopia dello scorso anno: bello e senz'anima. Arezzo è fuori dalla grandi “rotte” delle comunicazioni sia stradali che ferroviarie. Il manifatturiero va rilanciato anche con l'accesso al credito. Dalle partecipate vorrei proposte per l'economia locale. Bisogna dare speranze alla gente”.

 

 I voti

 

Gli emendamenti di Tulli sono stati oggetto di un serrato dibattito procedurale il cui esito non ha convinto il proponente il quale, per protesta, ha deciso di votare contro i suoi stessi emendamenti. Al centro della polemica la richiesta di dettagli sui capitoli di incarichi professionali esterni dai quali distogliere risorse da destinare alle politiche sociali. Questi emendamenti sono stati quindi totalmente respinti mentre è stato approvato uno storno di 16mila euro dall' Imu al sociale.

 

Gli emendamenti di Farsetti (risorse da grandi eventi a scuole materne e asili nido) sono stati respinti, Analoga sorte per quelli sul passaggio di risorse dalla manutenzione delle telecamere alle frazioni; dal riscaldamento delle circoscrizioni ai nidi; dalla pulizia del campo Rom alla manutenzione delle materne; dai proventi di  oneri di urbanizzazione secondaria da edifici di culto a politiche sociali.

 

Respinto anche l'emendamento di Barone che chiedeva lo spostamento di risorse da incarichi professionali a centri di aggregazione sociale.

 

 

Il voto finale, all'una e trenta della notte di martedì, sul bilancio preventivo 2013 ha visto l'approvazione della delibera  con 17 voti a favore e 8 contrari. I capigruppo Barone, Tulli e Mori non hanno partecipato al voto in segno di protesta verso il comportamento della maggioranza.

Lunedì, 1 Luglio, 2013