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"Il diritto dei bambini ad una educazione scolastica continuativa non si tocca!"

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Dichiarazione del gruppo Consiliare Movimento 5 Stelle
Constatiamo l’intenzione della giunta comunale di esternalizzare alcune sezioni dei nidi Cucciolo e Modesta Rossi di Pescaiola e, forse, anche dei nidi Cesti o Masaccio. Ritenendo questa scelta, da parte dell’Amministrazione Comunale, un errore grave, frutto di una politica sbagliata che influirà negativamente sui bambini che frequentano gli asili, sottoposti ad una inevitabile maggior turnazione degli insegnanti e sui lavoratori che vedranno precarizzato il proprio lavoro. Inoltre, come rilevano alcune sigle sindacali, grossi svantaggi ci sarebbero poi dal punto di vista retributivo perché nel privato sociale i lavoratori pur essendo assunti a tempo indeterminato, vengono pagati solo nei mesi in cui il servizio è attivo e con retribuzioni nettamente inferiori a quelle del datore di lavoro pubblico. Oltre a tutto ciò nutriamo forti dubbi sul mantenimento delle stesse ore di formazione, per il personale delle cooperative, come invece accade oggi per gli insegnanti comunali. L’amministrazione si trincera dietro la “foglia di fico” dell’impossibilità di procedere a nuove assunzioni stabilito dal decreto-legge n. 78 del 2010 che pone un limite del 20 per cento della spesa corrispondente alle cessazioni verificatesi nell'anno 2010. Una nostra interrogazione comunale, esposta nell’ultima assise, a firma Daniele Farsetti, ha però fatto notare come questo vincolo non sussista in base alla sentenza della Corte dei Conti a Sezioni Riunite con la delibera n. 46 del 29 agosto 2011, in maniera chiara e netta ha dichiarato che sono escluse, da tale vincolo, le assunzioni del personale necessario per lo svolgimento di servizi infungibili ed essenziali. L'articolo 1, della legge 12 giugno 1990, n. 146, modificata dalla legge 11 aprile 2000, n. 83, stabilisce che è considerato servizio essenziale,tra gli altri,“assicurare la continuità dei servizi degli asili nido e delle scuole materne”. Anche il parametro della spesa corrente in rapporto alle spese del personale è ben al di sotto del 50% fissato per legge. All’assessore De Robertis, al sindaco a tutta la giunta chiediamo se concordino sul fatto che il diritto costituzionale all'educazione scolastica continuativa non possa essere leso da una distorta interpretazione di una norma meramente economica, il cui significato non doveva certamente essere quello di creare un danno alla parte più debole e meritevole di attenzioni della popolazione italiana e cioè i bambini più piccoli. Gruppo consiliare
Venerdì, 1 Giugno, 2012