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“Dindalini e Caneschi chiedano ai propri rappresentanti prima di emettere sentenze. Il Pd su Francesco Macrì non ha votato contro, si è semplicemente astenuto”

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Nota del gruppo consiliare Forza Italia

Con il Pd di Arezzo siamo alle solite, tanti discorsi ma zero contenuti. Alessandro Caneschi sembra non si sia bene informato sull'assemblea dei soci Coingas, che si è svolta il 23 agosto, perché erano presenti molti sindaci del Pd e di centrosinistra che, riguardo alla nomina di Francesco Macrì a presidente di Estra, hanno partecipato al voto astenendosi. Sarebbe dovuta essere quella l'occasione per i sindaci in quota Pd di esporre il loro pensiero, ma non c'è stato nemmeno in questa occasione un voto negativo. Per quanto riguarda invece il ‘mandato’ per le nomine, il presidente Sergio Staderini lo ha descritto in modo cristallino negli obiettivi. Ricordiamo, tra l'altro, che lo stesso processo di fusione Centria - Toscana Energia e la quotazione in Borsa, come anche la fusione Coingas-Aisa, erano tra gli indirizzi voluti proprio dall' ‘operosa’ giunta Fanfani e dall'ormai ex maggioranza di centrosinistra, di cui faceva parte proprio lo stesso Caneschi. 

Oggi però c'è una sostanziale differenza col passato e cioè che il sindaco Alessandro Ghinelli esalterà quella centralità di Arezzo e della provincia che negli anni del Pd è venuta a mancare. 
Vorremmo anche tranquillizzare il segretario provinciale del Pd Massimiliano Dindalini, poiché riguardo alle nomine politiche e relativi compensi abbiamo tutto da imparare da lui e dal Partito democratico. 
Parlarne adesso, proprio dopo la presidenza di Roberto Banchetti, ex assessore, voluto da Fanfani, dopo la scelta di Paolo Brandi, ex sindaco protagonista del dissesto di Castiglion Fiorentino, ci sembra veramente esagerato e anche grottesco.

Lunedì, 1 Agosto, 2016