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Difficoltà economiche: “su buono pasto criteri errati e procedura difficile da parte del Comune di Arezzo”

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Dichiarazione dei consiglieri comunali Marco Donati e Valentina Sileno (Scelgo Arezzo)

Nella erogazione dei buoni spesa da parte dell’amministrazione comunale dobbiamo lamentare alcune criticità. Due, in particolare, quelle che rischiano di escludere un’importante platea di cittadini che ne ha forte necessità.

Partiamo dalla modalità prevista per inoltrare la domanda. Solo online. Una misura perentoria che lascia senza possibilità chi non è dotato di pc nella propria abitazione.  Il pensiero corre agli anziani, magari soli, e ai realmente bisognosi che probabilmente non hanno strumenti che consentono di connettersi.

L’amministrazione comunale ha messo a disposizione 4 numeri di telefono e nel sito si legge per “informazioni e assistenza”. Provando a comporli parte una lunga attesa prima di giungere, talvolta, a una mancata risposta. E se subentrasse una risposta? Indovinate quale sarebbe: “assistenza per domande online”.

La seconda valutazione, non meno importante, è il valore Isee. È previsto dalla legge che l’Isee 2020 sia determinato dai redditi 2018. E qui il Comune non può farci nulla. Ma poteva chiedersi: nel 2018 le persone e le famiglie avevano lo stesso tenore di vita del 2020? Oppure è calato? In alcuni Comuni, in particolare del nord Italia, la richiesta dei buoni spesa è stata concessa sulla base di altri criteri, forse più attuali. In questo modo, il quadro della situazione apparirebbe differente e non “dopato” da un valore di reddito e di condizione economica che non risponde alle reali condizioni di difficoltà.

Venerdì, 18 Dicembre, 2020