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“Difesa del suolo: il Comune lavora a 360 gradi”

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Dichiarazione dell'assessore ai lavori pubblici Franco Dringoli

“L’evento atmosferico di lunedì, indubbiamente rilevante per la quantità di millimetri di pioggia caduti in un tempo limitato, è l’ultimo di una serie che purtroppo è destinata a non interrompersi a causa dei cambiamenti climatici, come dimostrano le cronache da tutta Italia”. Così l’assessore alle opere pubbliche del Comune di Arezzo Franco Dringoli esordisce in una nota che fa il punto della situazione e traccia le prossime linee operative dell’amministrazione.

“Capisco - prosegue Dringoli - che il cittadino veda nel Comune il diretto interlocutore ma il rischio idraulico chiama in causa le competenze di vari soggetti. È per questo che mercoledì 23 ottobre ho riunito tutti questi per fare il punto sui progetti in corso e sugli interventi da attuare. C’è intanto da portare a compimento la progettazione che il Comune ha in stato avanzato del sistema delle casse di espansione. La protezione del territorio aretino passa da queste quattro casse e per realizzarle l’impegno economico è ingente e tocca gli 11 milioni di euro. La cassa sul Castro è totalmente finanziata a fra un mese inizieranno i lavori. Nell’arco di sei mesi contiamo di concludere l’iter per cassa di espansione del Bicchieraia. Per Valtina e Sellina vigiliamo per intercettare i necessari finanziamenti.

Oltre alle casse di espansione, è fondamentale la manutenzione del reticolo idrografico minore e delle fognature che chiama in causa Provincia, Consorzio di Bonifica e Nuove Acque. Dunque dovrà essere dato impulso a un’attività sistematica per la pulitura dei fossi a carico dei proprietari dei terreni. È proprio la scarsa cura una concausa del loro straripamento e del conseguente allagamento di alcune arterie come Viale Santa Margherita e Via Buonconte da Montefeltro.

Così come sarà richiesto al Consorzio Valdichiana, sotto la cui competenza ricadono proprio i bacini del Sellina e del Valtina, di intensificare gli interventi nel territorio del Comune. A Nuove Acque chiederemo di indagare meglio la situazione delle fognature in particolari zone della città tra cui tutta l’area di via Romana su cui occorre intervenire perché l’espansione edilizia degli anni passati ha sicuramente determinato l’inadeguatezza del suo sistema fognario.

Per fare tutto ciò - conclude Dringoli - si tratta di mettere in campo risorse ingenti che i Comuni dovrebbero poter attivare con celerità se fossero superati gli attuali limiti del Patto di Stabilità di cui auspichiamo un deciso allentamento, in particolare per la manutenzione del territorio”.

Martedì, 1 Ottobre, 2013