Tu sei qui

"Difendiamo Arezzo e la sua Provincia"

Share button

Il documento sottoscritto alla Borsa Merci da Fanfani, Vasai e Tricca

Premesso che, dopo la pubblicazione della legge n.135 del 7 Agosto 2012 in materia di spending review, si è aperta una fase di straordinaria importanza per il nostro territorio, così come per quello di tutte le altre province italiane. La Legge, infatti, prevede all’art.17 che “ Al fine di contribuire al conseguimento degli obiettivi di finanza pubblica imposti dagli obblighi europei necessari al raggiungimento del pareggio di bilancio, tutte le province delle regioni a statuto ordinario esistenti alla data di entrata in vigore del presente decretosono oggetto di riordino sulla base dei criteri e secondo la procedura di cui ai commi 2 e
3”.
Visto che è ormai evidente a tutti come il riordino delle Province – dopo aver chiuso il dibattito sull’abolizione di questa istituzione - non è altro che l’avvio di un processo ben più ampio, teso a ridisegnare complessivamente i sistemi locali di riferimento per lo Stato e per la Regione, con conseguente aggregazione degli uffici periferici dello Stato e ridefinizione dell’intero sistema di relazione tra i territori, nonchè tra i territori e i livelli istituzionali regionale e statale.
Preso atto della proposta annunciata dal Presidente della Giunta Regionale, di un progetto destinato a unire le province di Arezzo, Siena e Grosseto in una unica Provincia, indicando Siena come capoluogo, in contraddizione con la legge vigente e in un contesto infrastrutturale che rende improponibile una seria organizzazione dei servizi usufruibile da tutti i cittadini dell’area vasta.
Visto che la Provincia di Arezzo è l’unica in Italia che rischia la cancellazione pur avendo, al 30 Giugno 2012, i requisiti indicati dalla legge, sia per le dimensioni territoriali, che per la popolazione residente, come certificato dalla Prefettura di Arezzo
Tutto ciò considerato si ritiene necessario assumere ogni iniziativa necessaria a salvaguardare i diritti di questa comunità provinciale
In questo senso, i rappresentanti delle istituzioni e del sistema locale e i cittadini oggi
intervenuti a questa iniziativa :


IMPEGNANO


· i Consiglieri Regionali e i parlamentari aretini a farsi promotori di una iniziativa forte (nel caso in cui la Regione Toscana decida, come già annunciato, di voler agire sul Governo per ottenere alcune modifiche all’attuale dettato della legge, in relazione alla questione del riordino delle Province) tesa ad ottenere una riscrittura dell’attuale testo del comma due dell’art.17, in modo tale da affermare chiaramente
il diritto della Provincia di Arezzo a veder riconosciuta l’esistenza attuale del requisito della popolazione residente;
· i componenti aretini del Consiglio delle Autonomie Locali e i consiglieri regionali (nel caso in cui la Regione decida di procedere entro i limiti ristretti fissati dalla legge vigente) a vigilare e a difendere con il massimo vigore i diritti e gli interessi della comunità locale, di fronte a eventuali tentativi di disconoscere il reale peso del territorio aretino, nella definizione e nel successivo percorso della ipotesi di riordino, che dovrà essere deliberata dal Cal, inviata alla Regione e da quest’ultima – come previsto dall’art.17 della legge - fatta propria e trasformata in una vera e propria proposta da trasmettere al Governo.


CHIEDONO


· ai Consiglieri Regionali e ai Parlamentari di votare esplicitamente a favore di provvedimenti che vedano la Provincia di Arezzo riconosciuta come avente diritto all’autonomia o, in alternativa, riconosciuta come capoluogo di una aggregazione più ampia tra le province.

Sabato, 1 Settembre, 2012