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La destra boccia il nostro emendamento sulla tassa di soggiorno: volevamo garantire la gratuità per chi viene ad Arezzo per motivi di salute

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Dichiarazione dei consiglieri Francesco Romizi (capogruppo Arezzo in Comune) e Donato Caporali (Partito Democratico)

Abbiamo sottoposto all’aula, durante la discussione sul regolamento della tassa di soggiorno tre emendamenti; il primo, accolto dall’amministrazione comunale, ha ridotto a quattro i pernottamenti consecutivi per i quali si applica l'imposta.

La destra ha, però, bocciato l’altro emendamento, quello che intendeva inserire una serie di esenzioni per coloro che devono effettuare terapie in strutture sanitarie e le persone che li assistono, per i portatori di handicap non autosufficienti e i loro accompagnatori per gli autisti di pullman e gli accompagnatori turistici che portano assistenza a gruppi organizzati. Tali emendamenti riprendono impostazioni già adottate da molti Comuni italiani, da Firenze a Bari passando per Cortona e Siena.

Insomma, per noi, non è giusto lucrare su questo tipo di “turisti”, ovvero persone che sono costrette a venire ad Arezzo per motivi sanitari e non per scelta. Il diritto alla salute universale deve essere garantito sempre, anche quando si parla di nuovi balzelli fiscali e non solo quando si deve strumentalizzare politicamente le riforme della Regione Toscana.

Martedì, 1 Dicembre, 2015